UNCEM: reddito cittadinanza e lavoro nei Comuni

Supporto necessario per gli Enti, per i PUC servono fondi e personale.

Sul reddito di cittadinanza, i Comuni da una settimana sono rimasti con il cerino in mano. Acceso dal Ministero del Lavoro e lasciato ai Sindaci che devono organizzare i “Puc”, Progetti utili alla collettività. Infatti beneficiari del sussidio devono garantire la propria disponibilità per la partecipazione a progetti da svolgere nel Comune di residenza.

La mancata adesione al patto comporta la perdita del reddito di cittadinanza. E qui nasce l’equivoco, il caos scaricato sugli Enti locali, con uffici che devono programmare tutto il pacchetto eventualmente in accordo con il sistema di gestione dei servizi socio-assistenziali. Da otto a sedici ore settimanali.

Per esempio, nell’ambito della manutenzione del verde pubblico, i lavoratori del Puc potranno fornire un supporto agli operatori degli Enti locali, che però mantengono la responsabilità delle attività. Altro nodo non semplice da sciogliere. I Comuni sono tenuti a istituire un registro dei “partecipanti ai Puc”, in cui registrare le presenze giornaliere e prestazioni orarie dei beneficiari del reddito di cittadinanza.

“I Comuni singoli o associati e raccordandosi a livello di ambito territoriale, sono responsabili dell’approvazione, attuazione, coordinamento e monitoraggio dei progetti, anche con l’apporto di altri soggetti pubblici e del privato sociale. Ma non è certo semplice e immediato, viso che il carico burocratico e gestionale di questo percorso è molto gravoso”, evidenzia Marco Bussone, Presidente Uncem.

“Come già molti Sindaci ci hanno chiesto, penso ad Atzara o Pomaretto, i Puc richiedono risorse e personale – aggiunge Bussone – che i Comuni e le Unioni o le Comunità montane oggi non hanno. Non ci si inventa questi processi dalla sera alla mattina in un Ente. Per questo è urgente un confronto con il Ministro del Lavoro, affinchè siano messe sul tavolo delle risorse. Sono state trovate per i Navigator e non per i Comuni. Questo non va bene. Il percorso attorno a reddito di cittadinanza, Comuni e Puc va completamente rivisto”.