Pneumatici e manutenzione: l’importanza di controllare la pressione

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La corretta manutenzione del proprio veicolo è di per sé un importante presidio di sicurezza. Deve essere effettuata in maniera costante e con scadenze periodiche, anche perché nella maggior parte dei casi l’automobile è il mezzo di trasporto principale nella vita quotidiana. Serve per muoversi in orario di lavoro ma anche per andare in vacanza assieme ad amici o familiari, magari in montagna quando cade la neve (risparmiando i costi di un biglietto aereo o di un viaggio in treno). Tra i controlli più importanti da programmare ci sono quelli che riguardano la pressione degli pneumatici, poiché questo dettaglio può incidere in modo decisivo sulle performance complessive di guida e sul corretto rendimento delle gomme.

Le indicazioni del produttore e i controlli periodici

Per sapere quale sia la giusta pressione di gonfiaggio basterà sfogliare il libretto di circolazione della propria vettura: è qui che infatti viene chiaramente indicata dal produttore (ma si può anche leggere su un’etichetta apposta sulla portiera della macchina). Se da un controllo le gomme dovessero risultare particolarmente rovinate o usurate si dovrebbe pensare alla loro sostituzione: sempre più spesso per l’acquisto di pneumatici ci si rivolge a piattaforme web come gommeplanet.it. Se l’auto rimane ferma per molto tempo (magari in estate, quando ci si sposta più volentieri su due ruote) può accadere che gli pneumatici si ovalizzino. La sosta finisce infatti per appiattire le gomme, proprio nel punto in cui toccano terra: la macchina col suo peso va a influire sui livelli di elasticità degli pneumatici che smettono così di essere rotondi (sarà utile modificare spesso il punto di appoggio in sosta).

Gomme deformate, a quali rischi si va incontro

In generale se la pressione degli pneumatici risulta inferiore rispetto a quella che viene consigliata potrebbe verificarsi un surriscaldamento, con conseguente deformazione. Si ridurranno così i livelli di aderenza sia sull’asciutto che sul bagnato (con alto rischio di aquaplaning) e a risentirne sarà anche la resistenza al rotolamento, con il risultato di far crescere il consumo di carburante. Se le gomme sono sgonfie aumenteranno poi gli spazi di frenata, con rischi importanti in relazione al livello di sicurezza per il guidatore e i suoi passeggeri ma anche per chi si trovi a transitare in quel momento. I valori di gonfiaggio specifici cambiano a seconda del tipo di vettura, poiché diversi sono i parametri ai quali occorre fare riferimento: si dovrà valutare innanzitutto la specifica dimensione dell’auto, in seconda battuta il suo peso e infine la grandezza degli pneumatici. Potrebbero essere indicati dei valori diversi tra pneumatici posteriori e anteriori, ma in tal caso sempre rimanendo all’interno di un range limitato.

Le indicazioni per un corretto e completo controllo

L’automobilista potrà fare sempre riferimento ad alcune regole, particolarmente utili per predisporre il controllo della pressione gomme e rilevarlo compiutamente. Gli pneumatici dovranno essere freddi al momento di fare la misurazione col manometro e il motivo è presto detto: con il calore la pressione infatti si alza e potrebbero essere restituiti dei valori sballati. Al momento del controllo sarà poi utile anche fare un check sulle valvole: se vi sono perdite di pressione (anche piccole) il problema potrebbe essere legato proprio ad esse.

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