Dare un sorriso a disabili e bambini malati: a Moncalvo è nata un’associazione in ricordo di Matteo Trento

Il progetto nasce dall'impegno del papà Franco e dall'amore per gli animali e la natura di Matteo, morto prematuramente nel 2017

Matteo Trento aveva un sogno e una passione. Il sogno era aprire un suo ristorante e aiutare i bambini e ragazzi disabili. La passione era quella per gli animali.

Matteo non è riuscito né a realizzare il suo sogno né a coltivare la sua passione: il 23 dicembre 2017 se n’è andato, dopo 457 giorni di ospedale, a seguito di una emorragia cerebrale.

Ma il suo spirito, la sua voglia di fare e di impegnarsi sono rimasti e li sta portando avanti il suo papà, Franco Trento, che da un paio di anni cerca di alleviare le giornate in ospedale dei bambini ricoverati e delle loro famiglie, continua ad accudire animali feriti e organizza eventi e incontri.

Lo scorso novembre tutto questo è sfociato nella nascita di un’associazione, “Il Cielo di Matteo”.

Di seguito la storia di questo ragazzo e del suo papà che ha trovato la forza non solo di andare avanti, ma di aiutare gli altri. Una storia di dolore, ma anche di profondo amore che lo stesso Franco vuole far conoscere affinché questa neonata associazione possa diffondere la sua mission: donare un sorriso alle persone disabili e ai bambini malati.

LA STORIA DI MATTEO

Matteo Trento abitava a Moncalvo. Da quando aveva 14 anni è stato cresciuto dal papà Franco. Diplomato alla scuola alberghiera, aveva una vera e propria dedizione per il suo lavoro che lo ha portato a fare sacrifici, ma ad arrivare anche a 24 anni ad essere chef in un ristorante di Champoluc.

“Il 22 settembre del 2016 – ci racconta il signor Trento – Matteo doveva cominciare uno dei suoi ultimi servizi prima del mese di riposo tra una stagione e l’altra. L’ho sentito alle 15. Stava bene. Alle 16 mi chiama il Pronto Soccorso di Aosta dicendomi che Matteo era arrivato in elisoccorso in coma per una emorragia celebrale”.

Dopo oltre 450 giorni tra gli ospedali di Aosta e Alessandria, Matteo muore il 23 dicembre del 2017.

“Uno dei sogni di Matteo era riuscire un giorno aprire un ristorante suo e fare qualcosa per i bambini e per i ragazzi disabili per non lasciarli soli – spiega Franco – Lui aveva anche la passione per gli animali e a casa prendevamo animali da curare gli davamo le cure e poi rimanevano con noi, dalle caprette a asinelli, pony… Dopo la sua morte ho pensato a cosa potevo fare in memoria di mio figlio, ancor più dopo i tantissimi giorni passati con lui, prima ad Aosta e dopo ad Alessandria, dove ho visto moltissima gente come lui passare giorni e giorni tra 4 mura vedendo solo il mondo da una finestra e piano piano distaccarsi sempre di più dal mondo esterno e dalle bellezze della natura”

franco trento

Un giorno una signora conosciuta in ospedale nei giorni di ricovero di Matteo chiama Franco. “Mi chiese se potevo andare a trovare il suo bimbo in ospedale che era stato operato ad una gamba e se potevo fargli vedere col PC le fotografie e i filmati dei miei animali così stava un po’ impegnato. Sono andato. Oltre a questo bambino, ce n’erano altri due che erano in camerette vicino. Dopo aver fatto vedere tutto e avergli descritto in modo molto semplice i miei animali, loro mi hanno abbracciato e mi hanno detto ‘Vero che torni ?’“.

Quella è stata la svolta per il signor Franco.

“Mi si è aperto un mondo e mi sono detto,  perchè non porto un sorriso ai bimbi ricoverati o che non stanno bene? Così chiedevo ai genitori e di volta in volta andavo dove me lo permettevano e c’erano sempre 5 o 6 bambini. Un giorno un Primario mi dice che i suoi medici e infermieri gli hanno comunicato che i bimbi dopo i nostri incontri erano più propensi a mangiare e a ricevere le cure. Mi consigliò di formare un gruppetto di persone del mio paese che mi sostenevano per propormi e avere le porte un po’ più aperte”.

Da lì una prima idea: creare un gruppo Facebook.

“Ho voluto fondarlo con basi solide, con veterinari di alto livello, un etologo, fattorie didattiche e allevatori che conoscevo di persona che mi potevano dare foto dei loro animali che potevo pubblicare e far vedere ai bambini. Si tratta di fotografie di animali da fattoria e da parco non prese dal web, ma da allevatori che conosco. Chi commenta le fotografie può interagire con l’allevatore e avere risposte alle sue domande, insomma una cosa che ha un’anima”.

Il gruppo si chiama Bambini e passione per ANIMA-LI “IL CIELO DI MATTEO” e dal 29 aprile del 2019, quando è stato aperto, ad oggi i membri iscritti sono oltre 9800. “Fanno parte del gruppo anche tante persone sfortunate che hanno perso i figli o che hanno problemi di salute. Nel gruppo non devono esserci polemiche o litigi o parole non adatte a bambini. Le persone qui devono trovare un po’ di serenità”

 

LA STORIA DELL’ASSOCIAZIONE “IL CIELO DI MATTEO”

Da quella prima idea iniziale e da un gruppo Facebook capace di raccogliere numerosi aderenti è nata l’associazione “Il cielo di Matteo”.

Contemporaneamente all’apertura del gruppo sul social network, Franco ha iniziato ad andare in strutture per disabili, case famiglia e scuole per mostrare fotografie e filmati degli animali. “Le richieste hanno cominciato ad aumentare ed è così è nata l’esigenza di costituire una associazione di promozione sociale per essere riconosciuti anche dalle istituzioni e per fare un lavoro in modo ancora più serio”.

il cielo di matteo

La mission dell’associazione segue 5 linee di lavoro a seconda degli utenti.

Bambini delle scuole elementari e materne 
L’approccio è quello del gioco per instaurare fiducia e curiosità. Con esempi semplici, video e foto si spiega cos’è un habitat, chi vive nell’habitat e come molti di questi siano in via di distruzione a causa dell’inquinamento e della deforestazione. Si presenta l’importante funzione dei parchi nel ridare alla natura il normale riequilibrio.

Ragazzi delle scuole medie 
Si spiega chi era Matteo, un ragazzo sempre pronto a donare i suoi sogni, la felicità nel realizzare gli obiettivi che aveva. Da qui si potranno affrontare temi di attualità come il rispetto tra le persone, l’indifferenza nei confronti della disabilità e della malattia, la salvaguardia del pianeta. Saranno mostrate foto e video di quello che stiamo perdendo (ghiacciai, foreste, animali) e quello che si può fare per recuperare ciò che rimane.

Parrocchie e gruppi parrocchiali
I temi della natura e degli ecosistemi saranno presentati prendendo coscienza che si sta distruggendo tutto quello che Dio ha donato.

Disabili 
Gli incontri con i disabili verranno gestiti in modo semplice attraverso foto, slide e in modalità gioco. Potranno osservare animali esotici e da fattoria. Al termine della visita saranno donati dei piccoli gadget in ricordo di Matteo.

Ospedali
Incontri e riflessioni nei reparti pediatrici e previo accordi con i medici.

Durante gli incontri i volontari dell’associazione saranno sempre supportati da insegnanti, educatori, catechisti, sacerdoti e all’occorrenza psicologi e veterinari.

Attualmente l’associazione sta prendendo accordi per incontri nel mese di febbraio: martedì prossimo, 4 febbraio, l’associazione sarà alla scuola dell’infanzia di Borgo Tanaro.“Non vogliamo fare né terapia né didattica, ma portare un sorriso e riportare bambini e persone più sfortunate in contatto con la natura” spiega Franco, eletto presidente dell’associazione.

Per realizzare questo, dove è possibile, oltre alle immagini, vengono portati anche degli animali grazie alla presenza nel Direttivo di persone altamente formate: dal veterinario al falconiere, dal keeper all’operatrice socio sanitaria e coadiutore in Interventi Assistiti con Animali.

I volontari hanno inoltre realizzato dei semplici supporti, un ecosistema, un formicaio e un box per farfalle, “cose semplici, ma che fanno capire come funziona la natura”

COME CONTATTARE E SOSTENERE L’ASSOCIAZIONE

Per informazioni e per prendere appuntamenti è possibile chiamare il numero 348.8835706 o scrivere a francotrento62@gmail.com

Su www.ilcielodimatteo.it maggiori informazioni sull’associazione e su come sostenerla.