Coronavirus: a “Porta a Porta” la testimonianza della ristoratrice astigiana da Wuhan

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Ieri sera nella trasmissione “Porta a Porta” condotta da Bruno Vespa in onda su RaiUno in seconda serata, si è parlato del Coronavirus.

Ad aprire la trasmissione è stato il collegamento via skype proprio dalla città cinese di Wuhan, dove è esploso il contagio, con una ristoratrice astigiana, Roberta Menin che sette anni fa si è trasferita con il marito in Cina, proprio a Wuhan, dove hanno aperto un ristorante con un socio cinese.

Bruno Vespa ha chiesto cosa stesse succedendo a Roberta che ha risposto: “Sta succedendo che il virus si sta espandendo, oggi per la prima volta il bilancio dei contagi è rallentato e questa è una notizia positiva. Gli ospedali e le cliniche della febbre sono sempre invasi e non riescono a testare tutti i casi sospetti. Pian piano i kit vengono prodotti e si rendono disponibili e questo permette di testare sempre più persone e di curarle e di contenere sempre più possibile il virus.”

Roberta ha poi raccontato che da sei giorni non escono di casa, il ristorante è chiuso e non sa quando potrà riaprire; in giornata era arrivato un nuovo comunicato in cui veniva prolungato il Capodanno e la vacanze fino al 13 febbraio.

Per testimoniare “la volontà della Cina di fare squadra e resistere” ha spiegato Bruno Vespa, sono state mostrate poi le immagini riprese da Roberta dal balcone di casa dove si sentono delle voci urlare “Forza Wuhan, ricaricati”.

In conclusione di collegamento Roberta ha confermato che stanno aspettando l’ok di Pechino per ritornare in Italia, dove è stato allestito un volo per riportare 60 italiani che si trovano in questo momento a Wuhan.

Per rivedere la puntata di ieri di Porta a Porta clicca QUI

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