Asti, Malandrone: “Bisogna prendere posizione sull’ambiente”

Riceviamo e pubblichiamo.


Centosessantasette tigli che si tagliano a fronte di trenta malati, il j’accuse “arriva fuori tempo massimo.

Proprio nei giorni in cui il movimento Fridays for future ci chiede come consiglieri di agire e prendere posizione su temi globali e a livello locale fare politiche ambientalmente virtuose, arriva un altro scempio ambientale.

Stessa storia del mulino che si abbatte in Corso Savona per far spazio al supermercato, proposta e iniziativa privata e decisione presa altrove.
Il Comune non ha responsabilità si dice da palazzo civico eppure il Comune una cosa almeno la può fare, aggiornare il numero di alberi abbattuti e poi agire come da promesse elettorali: 10 alberi ogni albero abbattuto.

La motivazione con cui poi si dà il via all’abbattimento è surreale: per uniformità del paesaggio.

Quindi per motivi estetici, gli stessi che inducono spesso me a rasarmi il capo, visti i sempre meno capelli, eppure quelli son alberi.
Ma la decisione è presa altrove, quindi si farà un tentativo ma senza ottenere forse molto.

Possibile che l’Amministrazione non senta frustrazione nel sentirsi fuori luogo, decentrata rispetto a decisioni che riguardano il territorio.
Tralasciamo il giudizio sulla motivazione su cui altrove, si permette l’uso del rasoio sulle colline, ma un giudizio politico sul nostro essere sia fuori tempo che fuori luogo deve essere dato.

Sono almeno due anni che che chiediamo un regolamento del verde e un piano comunale sul verde, zero commissioni ambiente convocate nell’ultimo anno, nessun passo in tal senso.

Sono lontani i giorni in cui ci si affacciava sul balcone con i ragazzi di Fridays for future? Io non credo ci sia distanza ideale, o malafede, credo che però prendere posizione sull’ambiente voglia dire lavorare in tal senso. In questi giorni forse torneremo a discutere, facciamo che non sia un’occasione mancata.