Asti, Angela Quaglia “Dopo un anno, qual è il bilancio della Fondazione Musei?”

La consigliera comunale Angela Quaglia ha rivolto al sindaco di Asti, Maurizio Rasero un’interpellanza per avere un bilancio della Fondazione Musei a poco più di un anno di operatività.

“A detta dell’Amministrazione Comunale questa esperienza avrebbe dovuto rappresentare una svolta culturale e promozionale per la città – si legge nell’interpellanza – Il Sindaco di Asti è vicepresidente di tale Fondazione ed è parte del Consiglio e la Fondazione Musei si è dotata di un Direttore, selezionato con un importante bando”.

Proprio sul nodo Direttore, Quaglia pone l’accento.

“All’inizio di ottobre, però, è cessato l’incarico affidato al Dottor Ghisi e i consiglieri lo hanno appreso dalla stampa locale con la quale il presidente della Fondazione Musei Mario Sacco fa un bilancio della Fondazione descrivendone il futuro. Nelle dichiarazioni del Presidente della Fondazione si fa esplicito riferimento ad una strategia condivisa con il Comune di Asti”.

A questo proposito visto che “gli enti museali devono garantire gli standard minimi consigliati dal Ministero per i beni e eattività culturali a partire dall’atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e gli standard di funzionamento e sviluppo dei musei, in particolare su sicurezza e personale” Quaglia interroga l’Amministrazione sui seguenti punti:

1) quali scelte e quali dati a supporto dimostrano che la “start up “ musei portano a dire che ormai la fase di svolta relativa ai musei cittadini è definitivamente iniziata;
2) qual è bilancio delle visite ai musei cittadini e non solo alle mostre-eventi;
3) quante scuole e studenti hanno partecipato a tali eventi;
4) quali miglioramenti dal punto di vista occupazionale ci sono stati;
5) quali incrementi nell’orario di apertura dei musei;
6) quale pianificazione culturale intesa come progetto si è raggiunta e quali prospettive si hanno per il futuro, oltre alle mostre/eventi ;(pacchetti),
7) chi effettuerà le scelte culturali, di proposta educativa, di visione per l’operatività e la fruizione dei musei in assenza di un direttore (standard minimi museali)
8) quali proposte il Sindaco e l’Assessore alla cultura stanno portando avanti e quali politiche tariffarie; Ricordiamo che è il Comune di Asti a farsi carico delle utenze dei musei cittadini:
9) con quali attori del territorio e con quale visione sono individuate le politiche tariffarie;
10) qual è grado di soddisfazione delle scuole in merito alle politiche tariffarie e alla pianificazione didattica;
11) quali politiche sono state portate avanti a favore delle scuole e quali saranno adottate;
12) quali altre iniziative culturali sono state portate avanti e si intendono programmare, oltre alle mostre- eventi,
13) quali compiti, quali professionalità, che tipo di didattica svolgerà il Polo Didattico;
14) quali specializzazioni hanno gli operatori e se esistano figure specializzate su Vittorio Alfieri, in Medioevo, in archeologia…;
15) quale ruolo esercitano e quali sono i costi per guest star come Vittorio Sgarbi;
16) con quale programmazione culturale incide il Comune nella scelta dei pacchetti mostra;
17) quali standard minimi di sicurezza sono adottati in parte dei musei , ad esempio il Lapidario e la Domus Romana.