Alba, al via la 24a edizione di Nebbiolo Prima 2020

La storica anteprima piemontese organizzata annualmente da Albeisa per presentare le nuove annate di Barolo, Barbaresco e Roero si tine ad Alba dal 23 al 26 gennaio

Conto alla rovescia per la ventiquattresima edizione di Nebbiolo Prima, lo storico appuntamento organizzato da Albeisa – l’Unione Produttori Vini Albesi – per gli appassionati del grandioso vitigno piemontese che si terrà dal 23 al 26 gennaio, ad Alba, presso le sale dell’Hotel I Castelli.

Sono circa cinquanta i partecipanti previsti provenienti da tutto il mondo – giornalisti, influencer e Master of Wine – che arriveranno ad Alba per degustare le nuove annate di Barolo Docg 2016 e Riserva 2014, Barbaresco Docg 2017 e Riserva 2015 e Roero Docg 2017 e Riserva 2016, per un totale di 306 vini delle 221 cantine aderenti alla manifestazione.

Un grande evento che vedrà protagonisti i vini a base Nebbiolo, il principe indiscusso dei vitigni piemontesi e tra i più importanti al mondo; un’importante occasione e il primo momento dell’anno per i partecipanti per assaggiare in anteprima assoluta le nuove annate di Barolo, Barbaresco e Roero e per scoprire tutte le sfaccettature di queste tre note denominazioni direttamente nelle loro meravigliose terre d’origine.

Anche quest’anno Nebbiolo Prima si preannuncia un evento di ampio respiro internazionale con ospiti europei (Italia, Regno Unito, Norvegia, Polonia, Germania, Francia, Olanda, Ucraina, Svizzera, Germania, Estonia, Russia, Danimarca, Irlanda, Austria, Repubblica Ceca, Finlandia) e degli altri Paesi più strategici (Canada, Corea, Stati Uniti, Cina, Giappone, India, Taiwan, Filippine, Brasile). Il programma sarà animato da quattro giorni di degustazioni alla cieca e dalle attività organizzate da Albeisa che offriranno ai partecipanti una vera full immersion nel territorio di Langhe e Roero, alla scoperta dei suoi paesaggi, della sua cultura e delle sue tradizioni. Una cornice unica – entrata nella prestigiosa World Heritage List dell’Unesco – dove si alternano vigneti, borghi e castelli e dove l’intervento dell’uomo ha saputo valorizzare e incrementare la bellezza del panorama.

Infine, subito dopo Nebbiolo Prima, gli ospiti avranno la possibilità di prendere parte anche a Grandi Langhe, l’evento organizzato dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e dal Consorzio del Roero dedicato ai professionisti del mondo del vino, previsto nelle giornate del 27 e 28 gennaio ad Alba, dove i produttori porteranno in assaggio le nuove annate di Barolo, Barbaresco e Roero e dei vini a Denominazione di Origine Controllata del territorio delle Langhe.

Albeisa è nata nel 1973 da un’idea illuminata di Renato Ratti e, ancora oggi, è l’organismo che gestisce l’utilizzo della bottiglia Albeisa, contenitore dalla forma unica e riconoscibile nato agli inizi del Settecento e che tuttora identifica le migliori produzioni di Langa. L’Associazione, pur restando sempre fedele a se stessa, ha saputo stare al passo con i tempi e con le nuove richieste dei mercati; dal 2007, ad esempio, questa bottiglia è realizzata in una versione con un peso di circa il 22 per cento inferiore. Un minore impatto ambientale che si concretizza su due fronti: un risparmio di oltre un milione di kg di vetro l’anno e costi energetici di produzione molto più bassi. Questo implica un minore carbon footprint dato sia dalla riduzione delle emissioni di CO2 sia dal “Bosco di Albeisa”. L’associazione, infatti, ha realizzato nel 2013, 40° anniversario dalla fondazione, un bosco di quattromila piante ad alto fusto in Kenya, dimostrando di avere un occhio particolarmente attento alla salvaguardia dell’ambiente.

Con il medesimo spirito di salvaguardia e protezione dell’ambiente, l’Unione Produttori Vini Albesi sta portando avanti, insieme all’associazione Save The Truffle un progetto di ricostituzione delle fasce boschive nel territorio delle Langhe, con la messa a dimora di alberi ed arbusti naturalmente tartufigeni. Questo intervento ha il duplice scopo di intervenire a favore dell’ambiente e di ripristinare antichi paesaggi nell’ambito del magnifico territorio Unesco sul quale giacciono i vigneti del Nebbiolo, sostenendo altresì il prezioso tubero che ha scelto Le Langhe per esprimere le sue migliori e più pregiate caratteristiche.

Il progetto, al quale aderiscono i produttori associati ad Albeisa, inizierà proprio in questi giorni con la messa a dimora di circa 1500 alberi e di altrettanti arbusti.

Sempre per rispondere alle esigenze degli associati ed al mercato che si evolve, Albeisa ha promosso la realizzazione della bottiglia per lo spumante, prodotto che sta acquisendo sempre più importanza per molte aziende locali. Le prime bottiglie, caratterizzate dall’esclusivo marchio distintivo, iniziano ora a diffondersi sul mercato.

Albeisa, Associazione che promuove i grandi vini dell’Albese

Albeisa, l’Unione Produttori Vini Albesi, è un’Associazione senza scopo di lucro che si impegna per la promozione e la valorizzazione dei vini dell’Albese. Il gruppo conta oggi 298 soci e ha obiettivi chiari e condivisi.

Come sostiene il presidente, Marina Marcarino, l’ambizione è far sì che la bottiglia Albeisa sia sempre più rappresentativa del territorio e che si rafforzi sempre più il legame che essa simboleggia tra i vini delle Langhe e le loro terre di origine, e l’obiettivo è che sempre più cantine sposino questo stesso proposito.

A tale scopo, l’associazione sta intraprendendo un progetto promozionale e divulgativo che spazia tra il territorio nazionale e l’estero, attraverso seminari informativi e degustazioni dedicate ai vini contenuti nella storica bottiglia.

Il progetto nazionale è partito con una presentazione nella capitale, lo scorso novembre, riscuotendo successo al di sopra delle aspettative.

Nei giorni successivi i produttori Albeisa hanno attraversato l’oceano per presentare i propri vini in territorio americano, con una serie di Masterclass riservate a tecnici ed operatori e focalizzate sull’importante messaggio che la bottiglia Albeisa porta.

Gli incontri si sono svolti a New York, Boston e Washington DC e sono stati accolti con grande interesse dal pubblico professionale presente; essi rappresentano una prima tappa di un progetto di più ampio respiro che l’associazione intende intraprendere del quale i produttori associati saranno sempre più i veri protagonisti.

Albeisa ha una storia che risale addirittura al Settecento, quando furono proprio i produttori vinicoli di queste zone a chiedere che potessero arrivare sui mercati delle bottiglie uniche e riconoscibili capaci di soddisfare le esigenze di chi doveva imbottigliare vini importanti.

Da allora, Albeisa ha sempre saputo interpretare le richieste del consumatore registrando oggi anche una crescita nell’utilizzo del formato tappo a vite negli ultimi due anni soprattutto per vini freschi, giovani e di pronta beva e in particolare per le esportazioni nei Paesi del Nord e negli Usa. Per maggiori informazioni www.albeisa.com