Il Natale del futuro de “La notte dei miracoli” conquista il pubblico dell’Avvento Revigliaschese

Lo spettacolo teatrale “La notte dei miracoli” ha conquistato il pubblico dell’Avvento Revigliaschese che ha tributato un lungo e caloroso applauso a Patrizia Camatel (testo e regia), agli attori del gruppo “Voci di Poesia” di Castello d’Annone, ai musicisti Pierluigi Amisano (tastiera) e Nuccia Scoglia (arpa e djembé) e alla bravissima Emanuela Garlisi (voce solista).

Ambientata in un futuro non troppo lontano dal nostro presente per non scorgerne inquietanti segni premonitori e in una non meglio specificata nazione governata da un presidente dai forti connotati erodiani, la trama si sviluppa sullo sfondo di una società dominata da un disumanizzante conformismo di Stato che ha sostituito il Natale con una consumistica e laica “Festa delle luci”.

Solo un gruppo di fragili “ribelli” – senzatetto, dissidenti, psicologicamente deboli, appartenenti a minoranze etniche –, che vive ai margini del sistema, sembra rappresentare l’ultimo baluardo di umanità. In una notte d’inverno, giunge tra loro Miriam, una giovane donna straniera ricercata dalla polizia perché porta in grembo un bambino frutto di una relazione proibita. Loro la accolgono, si prendono cura di lei e la circondano di affetto, pur consapevoli dell’enorme rischio che corrono. Progressivamente si compone il quadro di una moderna Natività. Il bambino nasce e si rinnova il miracolo della Vita destinato a segnare per sempre le vite dei personaggi coinvolti.

Una rilettura originale e ben riuscita dei Vangeli dell’Infanzia capace di consegnare un messaggio di speranza che racchiude il significato autentico del Natale.