Il bue grasso protagonista a Nizza, che apre le porte all’esposizione dei capponi

I primi allevatori sono arrivati di buon mattino ed entro le nove tutta piazza Garibaldi era già in fermento. La Fiera del bue grasso e del manzo di Nizza attira ogni anno moltissime persone tra esperti del settore zootecnico e semplici curiosi accorsi apposta per prendere parte a una manifestazione molto cara alla cittadina monferrina.

La quattordicesima edizione riserva, però, un’importante novità, uno strappo alla regola della tradizione: per la prima volta saranno presenti in piazza anche i capponi di San Damiano e di Vesime.

“L’abbiamo pensato per dare maggior rilevanza al nostro bollito, per far crescere il piatto con il gusto e grazie alla promozione” sottolinea l’assessore all’Agricoltura, Domenico Perfumo, che poi aggiunge: “Coinvolgere altri comuni è un modo valido di dare risalto ai nostri prodotti, che saranno presenti sulle piazze delle altre fiere.”

Le radici dell’evento affondano nella storia, quando nel Seicento Nizza era un polo cruciale per l’allevamento del bestiame e per il suo mercato, che rappresentavano i due capisaldi dell’economia locale basata principalmente sulle risorse del territorio. Tra manzi, buoi, vitelle e vacche grasse sono stati molti i capi di bestiame arrivati in città, a testimonianza di come, da parte degli allevatori, molti dei quali giunti da fuori (alcuni anche dalla provincia di Cuneo), ci sia un sentito interesse per la fiera di Nizza. In primo luogo, perché è la prima uscita in piazza per i buoi della zona e in secondo luogo perché, a differenza di quelle di Moncalvo e di Carrù, si tratta di una fiera da esposizione, per cui i bovini, al termine dell’evento, possono anche far ritorno nelle rispettive stalle. Nel corso della mattinata, come di consueto, si è svolta sotto la tensostruttura la valutazione dei capi operata da una giuria competente, composta da medici e veterinari, che si sono avvalsi di uno speciale peso per decretare il bue più pesante, a cui è stata assegnata la famosa “fauda”, una sorta di stendardo da mettere sulla groppa del bue, e l’ambito Trofeo Città di Nizza Monferrato, uno dei tanti premi messi in palio dal comune.

A fare da cornice alla manifestazione le bancarelle di “CampagnAmica” e la buona cucina, con un menù studiato ad hoc che aveva come piatto principe il gran bollito misto con cappone e bagnèt, annaffiato da un’eccellente “buta” di Barbera dell’Enoteca regionale e servito per tutto il giorno nel Foro Boario.