Lettere al direttore

Filca CISL: “Cordoglio per l’operaio morto ad Asti, chiediamo maggiori controlli sulle misure di sicurezza”

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Riceviamo e pubblichiamo la nota del sindacato edili Filca CISL.

“Ancora un lavoratore edile al mattino è andato a lavorare in cantiere e la sera non ritornerà più a casa.

Esprimiamo profondo cordoglio per la famiglia dell’operaio Hamoudi Abderanhman.

In Piemonte purtroppo contiamo sempre almeno 10/11 morti l’anno nei cantieri edili (il penultimo a Novara in pieno centro una settimana fa, anche lui straniero e caduto da una impalcatura di una ristrutturazione) e diverse centinaia di infortuni con disabilità permanente.

Il settore dell’edilizia in Piemonte dopo 11 anni di crisi e 60 mila posti di lavoro persi si sta involvendo con utilizzo abnorme di contratti impropri per risparmiare e di Partite IVA obbligate, compreso manovali con partita IVA.

I sindacati edili Filca CISL, Fillea CGIL e Feneal UIL chiedono maggiori controlli del rispetto delle misure di sicurezza nei cantieri, azione di contrasto rispetto alle irregolarità, sui contratti di lavoro e sulla formazione specifica sui rischi dei cantieri perché il ribasso dei costi, la fretta, la miriade di piccole imprese che aprono e chiudono non aiutano la sicurezza sul lavoro.

Attendiamo le indagini della Magistratura e dello Spresal e Carabinieri ma chiediamo da subito anche nel Territorio di Asti una maggiore collaborazione tra il sistema della Cassa Edile che rappresenta le imprese regolari con Durc, il Rappresentante Territoriale per la Sicurezza, la formazione mirata sui rischi specifici dei cantieri, e il Coordinamento Ispettivo Pubblico tra Prefettura, Inps, Inail, Spresal e Ispettorato del lavoro con uno scambio di dati di tutti i cantieri sul territorio per comune, per tipologia di lavoro e di rischi e con tutte le imprese che vi lavorano per vedere la loro regolarità.”

Piero Tarizzo
FILCA CISL regionale Piemonte

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