Asti, riunito il Tavolo tecnico per il futuro dell’Israt

Lunedì 16 dicembre alle 18,00, nella sede dell’Istituto a Palazzo Ottolenghi, si è riunito un tavolo tecnico per discutere del futuro di Israt, come previsto dall’ordine del giorno presentato in Consiglio comunale.

Il tavolo è stato condotto dal presidente della Commissione Cultura del Comune, Paride Candelaresi, alla presenza dell’assessore alla Cultura Gianfranco Imerito,il direttore Mario Renosio e altri componenti del CDA.

Fanno parte del Consorzio 52 Comuni: Nizza e Canelli con il 3,79% delle quote, e gli altri con quote tra 2,53% e 0,19%. Il Comune di Asti al 56,29% offre quindi il contributo più significativo. Dei Comuni erano presenti soltanto il Comune di Refrancore, Vinchio e San Damiano, Villafranca d’Asti e del tutto assenti i comuni principali di Nizza e Canelli e la Provincia.

Candelaresi ha dichiarato: “Mi è dispiaciuto vedere così pochi Comuni presenti, l’Israt è ente consorziato di 52 comuni. Solo 4 erano presenti al tavolo tecnico. Si farà un altro tavolo a febbraio per coinvolgerli tutti. Se sarà necessario chiamarli personalmente in modo informale lo farò, anche se davo per scontato che un invito istituzionale bastasse data l’importanza dell’argomento. Forse non è ben chiaro a tutti i Comuni quanto Israt sia importante per l’attività di ricerca storica che svolge. Sia la Provincia che i Comuni sono stati tutti invitati. Vorrei capire se la Provincia sosterrà Israt con una quota significativa oppure no“.

Anche la CGIL e atri sindacati erano presenti al tavolo e il confronto è stato propositivo e collaborativo per riuscire a salvare le attività dell’Istituto. Il Comune ha confermato la possibilità di gestire buona parte di spese contabili, che a bilancio di Israt occupano una voce significativa, grazie alla collaborazione del dirigente Gianluigi Porro, con un risparmio di 12 mila euro per Israt.

“Se gli altri Comuni e la Provincia – continua Candelaresi – faranno la loro parte, non ci dovrebbero essere problemi per l’Istituto, almeno l’anno 2020. Speravo nella presenza di comuni come Nizza e Canelli e, soprattutto, speravo nella presenza di un rappresentante della Provincia in cui confido molto data la grande sensibilità e cultura del Presidente Paolo Lanfranco. Il Comune di Asti offre comunque un contributo di euro 23 mila oltre alla presa in carico delle spese contabili che fanno risparmiare ad Israt 12 mila euro. Nonostante il taglio avvenuto in Consiglio, una parte di questa amministrazione comunale vuole salvare Israt, questo mi pare chiaro. Speriamo che tutti i soggetti del territorio facciano rete su questo tema e che si trovi una soluzione al più presto”.

Il CDA rappresentato ieri da Maria Grazia Bologna e Alessandro Cerrato, oltre che dal Presidente Mauro Forno, si è dichiarato propenso a modificare lo statuto che, ad oggi, prevede la presenza necessaria dei Revisori dei Conti e del Direttore Amministrativo in modo da diventare un soggetto più snello da gestire sia a livello contabile che amministrativo.

Per i prossimi annici sono un po’ di timori ma nel corso del 2020 ci saranno diversi incontri per capire quale sarà la giusta direzione da prendere.