Asti, approvato il bilancio 2020: manovra con piccole rimodulazioni su mense, ZTL e Tari.

E’ stato approvato questa notte in Consiglio Comunale il bilancio di previsione del 2020. Una manovra che non segna particolari modifiche all’impianto della macchina comunale: per il prossimo anno, infatti, arriva solo qualche piccola rimodulazione di alcune tariffe.

Tra questi, il costo delle mense è stato riportato a quello del 2018, con una riduzione media di 30 centesimi a pasto per le famiglie. Si riduce anche il costo dell’abbonamento per la Ztl, che passa da 150 euro a 100 dopo i rincari dello scorso anno. A pagamento però il parterre del Palio, finora ad ingresso gratuito. Assistere alla corsa dall’interno della piazza costerà 5 euro, mentre sono previste alcune rimodulazioni per i biglietti delle tribune. Prevista anche una piccola riduzione di tariffe sulla Tari, che dovrete però insistere maggiormente sugli agriturismi e i Bed and Breakfast.

Investimenti invece nel settore dei lavori pubblici e un fondo di 25mila euro per il superamento dei campi rom. Su questo punto il vicesindaco Marcello Coppo commenta così: “Si concretizzeranno diverse azioni volute, insieme alla maggioranza, da Fratelli d’Italia come la presentazione delle pratiche in via telematica all’urbanistica e al SUAP, la previsione di una convenzione per le locazioni a canoni agevolati per gli esercizi commerciali e la modifica delle norme di attuazione al piano regolatore. Un emendamento di Fratelli d’Italia è stato approvato in merito alla fase due del progetto di chiusura dei campi nomadi. Su un risparmio già oggi concreto di oltre 100mila Euro, conseguente alla chiusura e razionamento delle utenze, sono stati stanziati 25mila Euro per iniziare le operazioni di svuotamento di uno dei campi, quello più numeroso. Sul punto, sebbene l’opposizione cerchi di confondere le acque parlando di contributi ai rom, quello che si farà sarà risparmiare. Non vi è alcuna volontà di assegnare alloggi ATC. C’è solo la seria e concreta volontà di arrivare al risultato, quello di chiudere i campi nomadi. La chiusura porterà a un risparmio di oltre 350mila€ all’anno di costi diretti in parte corrente, soldi che possono ovviamente essere utilizzati per lo sviluppo di questa città”.

Polemiche invece per quanto riguarda il taglio di 23mila euro nei confronti dell’Israt, sui cui interviene il consigliere Paride Candelaresi: “Leggo, soprattutto sui social, molte polemiche rispetto la decisione dell’amministrazione di operare un taglio di 23mila euro nei confronti dell’Israt. Si è deciso di ragionare anche nei confronti di Israt in un’ottica di responsabilità economica dell’ente in un momento storico in cui è necessario far fronte a continui tagli e le amministrazioni comunali si trovano spesso di fronte alla difficile posizione di dire tanti dolorosi “no” ad associazioni e soggetti che richiedano sostegno o contributi economici per le proprie attività”.

“Quello che l’amministrazione si chiede è se tali soggetti che spesso si avvalgono (giustamente) del lavoro di Israt non possano partecipare sostenendo parte delle spese necessarie alla sopravvivenza di Israt o mettendo in campo risorse che abbattano alcuni costi consistenti.” – continua il consigliere – “Ieri durante la discussione del bilancio è stato presentato dalla maggioranza, in accordo con l’assessore Imerito, un ordine del giorno che ha come obiettivo quello di salvaguardare l’attività di Israt attraverso l’ipotetico utilizzo di risorse umane interne oltre al già approvato contributo, comunque importante, di euro 23mila. Il primo cittadino Maurizio Rasero, poi, a notte fonda, ha scritto al presidente di Israt invitandolo celermente all’istituzione di un tavolo tecnico per trovare una soluzione e consentire all’istituto di mantenere la piena operatività. Penso sia questa la giusta direzione da seguire: mettersi tutti intorno ad un tavolo e garantire la sopravvivenza dell’istituto. Il contributo concesso dal Comune di Asti ad Israt in questi anni è stato sostanzioso, oltre all’uso gratuito dei locali. Ora attendiamo che qualcun altro tenda la mano in favore di soluzione reali e concrete al posto di operazioni politiche di facciata o di sterili polemiche”.

Polemiche le opposizioni, invece, sui risultati della manovra.

“Nel bilancio preventivo 2020 ci aspettavamo indicazioni, scelte strategiche per i futuri anni della città sulla quale potersi confrontare con la maggioranza, invece ci siamo trovati di fronte a un documento che gestisce l’ordinaria amministrazione” fa sapere il PD in una nota.

“Ho parlato anche di Asp e di quanto ci interessa” – spiega in particolare Maria Ferlisi, capogruppo del Partito Democratico – “gestendo tutti i servizi della quotidianità dei cittadini. Ed e proprio su un servizio cosi importante come l’erogazione dell’acqua potabile che proprio in questi giorni si sono verificate due rotture importanti nella zona nord della città procurando infiniti disagi, senza che fosse fatta comunicazione né sulla causa né sui tempi di ripristino. Ci dispiace doverlo constatare ma la giunta Rasero è ferma ai box, la strategia è piuttosto confusa e la città perde quelle poche opportunità di sviluppo, non un guizzo, non un salto in avanti, non un idea, non una scommessa.”

Rincara la dose il M5S: “E’ un bilancio timido, senza anima e senza prospettive, in sostanza un bilancio definito tecnico che qualunque buon commercialista potrebbe presentare senza necessità della politica. La nostra città ha necessità impellente che l’ amministrazione e il sindaco dovevano avere la forza di fare scelte Politiche Forti , dare un impronta alla nostra città su tematiche che ne possano migliorare l’ immagine o quanto meno perseguire quegli obiettivi che tanto hanno decantato in campagna elettorale, permangono invece tutte le criticità sulla gestione Asp, con contratti di servizio scaduti dal lontano 2016 con dubbi sulle prossime scadenze come i patti parasociali e con una gestione di pratiche come quelle sul teleriscaldamento e sull’illuminazione pubblica su cui si continuano e demandare scelte che ci paiono oggi più di ieri improcrastinabili”.