Lettere al direttore

Asti, Angela Quaglia: “Liceo Monti, un Casermone che crolla senza un piano di recupero”

Riceviamo e pubblichiamo.

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La cura e la valorizzazione del nostro meraviglioso centro storico dovrebbe essere un obiettivo importantissimo per l’Amministrazione Comunale.
Se la città e il suo centro non sono ben tenuti, curati e puliti come si fa a pretendere che il turismo cresca e che le attività economiche si sviluppino?

Proprio alle spalle di corso Alfieri, su piazza Cagni, si affaccia l’edificio del Liceo Monti.
Solo la parte davanti, però, è ristrutturata (da ormai parecchi anni). Le due ali del Casermone che scendono su via Scarampi e su Via del Carmine stanno miseramente crollando, invase da vegetazione spontanea, rifiuti e pesantemente danneggiate da eventi atmosferici e…dal tempo.

Sarebbe utile per la scuola e per la città provvedere alla ristrutturazione, ricavandone aule e spazi didattici e riportando all’onor del mondo un edificio che ha una lunga storia.
Troppo facile.
L’edificio del Casermone era stato dato dal Comune alla Provincia proprio per ospitarvi l’allora edificio delle Magistrali.
Nel tempo è diventato Liceo Monti, con un elevato numero di studenti e di classi ed è storia di questi anni che per far fronte alla carenza di aule sia stato utilizzata, per parecchio tempo, un’ala della ex scuola media Gatti, su via Scarampi.
Anche questa sede, però, non ha più potuto essere adibita a scuola perché non a norma e la Provincia, ormai da due anni, ha trovato altri spazi in affitto per le aule.

Esisteva, ed esiste ancora, un Piano di recupero del Casermone con una dotazione di quasi 6 milioni di euro ( 2 della Provincia e 4 della regione) per provvedere al restauro almeno della parte su via del Carmine. Credo che impegnandosi a cercare altri contributi sull’edilizia scolastica si sarebbe potuto trovare un altro finanziamento per proseguire nella ristrutturazione anche dell’altra parte del complesso del Casermone.
Troppo facile.

E infatti, lunedì sera, la maggioranza del consiglio comunale ha deciso di trasferire alla Provincia anche un’ala della Gatti sulla quale verranno dirottati i finanziamenti del Casermone e che diventerà la sede staccata del liceo Monti.
Sul Piano di recupero del Casermone non una parola.

E nessuna idea neppure sulla destinazione futura del complesso ex scuola Gatti.
Si procede guardando a pochi centimetri dal naso, senza una visione complessiva della città e dei suoi spazi.
Ho tentato di far ragionare il Sindaco e la sua maggioranza ma..invano.

Ci ritroveremo, perciò, un liceo su due sedi, un Casermone che crolla e un’ipoteca sul futuro della ex scuola Gatti sulla quale sarebbe stato utile individuare un disegno complessivo, e non un miscuglio tra attività scolastiche e sede di associazioni.
E per concludere…poiché in zona non ci sono palestre, anche una nuova palestra in piazza San Giuseppe.
Così, per dire che si fa qualcosa.

Anche quando questo “qualcosa” interviene per sempre sullo sviluppo di una zona centralissima della nostra città.
E il tutto mentre si spenderanno 9milioni500mila euro per demolire e ricostruire la scuola Jona che rispetto ad altre è di gran lunga migliore, costringendo i ragazzi a vivere per almeno un anno in un cantiere.