Asti, alla chiesa di Viatosto il concerto della Ghironda e del Coro Laeti Cantores

Lunedì 6 gennaio alle 17 è in programma il concerto di Natale del Gruppo La Ghironda e Coro Laeti Cantores presso la Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice a Viatosto d’Asti.

Di seguito la presentazione del concerto.

A partire dal XIII° secolo la Natività diviene uno dei temi dominanti dell’arte religiosa e della musica del tempo: le vicende della nascita di Gesù descritte nei “Vangeli dell’Infanzia”, quelli di Luca e di Matteo, sono la fonte di ispirazione principale ma la mancanza di ulteriori particolari narrativi nei Vangeli porta a ricercare dettagli in nuovi testi, tra i quali la Legenda Aurea di Jacopo da Varagine , raccolta medioevale composta in latino.

Frate domenicano e vescovo di Genova, Jacopo si dedicò a quest’opera a partire circa dall’anno 1260 fino alla morte avvenuta nel 1298. Colto teologo fu, prima di tutto, un predicatore con il compito di spiegare ai fedeli il senso delle feste che ritmano l’anno liturgico e rimandano ai grandi eventi della vita di Cristo e della Vergine intrecciati con le vite dei santi

Dalla “Legenda aurea” sono tratte le letture presentate durante il concerto per il prezioso contributo alla tradizione che il testo rappresenta, con particolare riferimento all’Annunciazione, la Natività e l’Adorazione dei Magi.

Le melodie sul mistero della natività di Gesù, sulla adorazione da parte delle genti e sugli argomenti mariani in genere, in particolare l’Annunciazione vengono proposte, secondo la lunga prassi esecutiva di questo repertorio antico, sia nella loro veste vocale con accompagnamento, sia in quella puramente strumentale: in questo secondo caso la forma scelta è quella della danza, essendo il genere originariamente profano della ballata quello a cui la tradizione impose il ruolo di dare una struttura anche ai brani di argomento sacro, come nel caso esemplare della laude.

Le melodie sono tratte da fonti diverse, compilate nel tardo medioevo ma comprendenti musiche create in un arco di tempo che va dal sec. XII al XIV, quali il Laudario di Cortona, il Llibre Vermell di Monserrat, i manoscritti del monastero di Bobbio, le Cantigas de Santa Maria e fonti anonime che testimoniano le modalità attraverso le quali si manifestava la religiosità dell’uomo medioevale.

Ingresso libero