Ad Asti due giorni di convegno per ricordare Gian Giacomo Fissore

Venerdì 13 dicembre, dalle ore 15,00, presso l’Archivio di Stato di Asti, via Generale Govone 9, e sabato 14 dicembre, dalle ore 9,30, presso l’Archivio Storico del Comune di Asti, via Cardinal Massaia 5, si terrà il convegno Scritture e linguaggi della storia. Per Gian Giacomo Fissore (1940-2019), dedicato alla memoria del compianto maestro della storiografia e della paleografia scomparso nel giugno scorso.

Dal 1965 al 1981 reggente e poi direttore dell’Archivio di Stato di Asti e di quello di Bergamo, Fissore dal 1972 ha insegnato Paleografia e Diplomatica presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Torino. Deputato nazionale della Deputazione Subalpina di Storia Patria, ha ricoperto importanti incarichi in qualità di socio dell’Accademia delle Scienze di Torino, di redattore del “Bollettino storico-bibliografico subalpino”, di membro del Comitato scientifico del Centro Studi Renato Bordone di Asti. Era inoltre socio d’onore e coordinatore scientifico della Società di Studi Astesi.

Si è occupato di storia della documentazione, intesa in senso ampio: dalle scritture protostoriche delle civiltà mediorientali, al notariato, all’organizzazione burocratico-cancelleresca delle principali istituzioni urbane nel basso medioevo italiano (comune, episcopato e canoniche cattedrali). Il suo magistero generoso e di profilo internazionale ha offerto un contributo fecondo a generazioni di allievi e di studiosi.

Ne è segno eloquente la ricchezza dei contenuti proposti in occasione delle giornate di studio del 13 e 14 dicembre, organizzate da Archivio di Stato di Asti, Archivio Storico del Comune di Asti, Biblioteca Astense Giorgio Faletti, Centro di Ricerca sulle Istituzioni e le Società Medievali, Centro Studi Renato Bordone, Società di Studi Astesi, con il patrocinio di Accademia delle Scienze, Deputazione Subalpina di Storia Patria, Sistema istituti culturali Diocesi di Asti, Università di Torino – Dipartimento di Studi Storici.

Ecco il programma:

Venerdì 13 dicembre, dalle ore 15,00, saluti delle Autorità; Don Luca Solaro, In ricordo dello zio Gian Giacomo Fissore; Laurana Lajolo (già assessore alla cultura, Comune di Asti), Il fermento culturale ad Asti tra fine anni ’70 e inizio anni ’80; Gian Savino Pene Vidari (Deputazione Subalpina di Storia Patria), Gian Giacomo Fissore: qualche ricordo fra Università e Deputazione subalpina di storia patria; Guido Gentile (già soprintendente archivistico per il Piemonte e la Valle d’Aosta ), Gian Giacomo Fissore: qualche ricordo tra amicizia e colleganza; Pippo Sacco (Società di Studi Astesi), Il Gruppo Ricerche Astigiane e la Società di Studi Astesi; Daniela Nebiolo (Società di Studi Astesi), Gli studi per Asti medievale; Davide Bobba (Archivio di Stato di Asti), Il fondo Roero di Cortanze; Giulia Scarcia (Università di Torino), L’edizione delle fonti per la storia astese; Luisa Gentile (Archivio di Stato di Torino), I Regi Archivi e la nascita della sigillografia; Franco Correggia (Associazione Terra, Boschi, Gente e Memorie), Dialogo tra i saperi, percezione della complessità ed empatia nell’attività scientifica e nel magistero di Gian Giacomo Fissore. Modererà Barbara Molina (Archivio Storico del Comune di Asti).

Sabato 14 dicembre, dalle ore 9,30: sotto la presidenza di Giovanna Petti Balbi (Centro Studi Bordone); Paolo Mighetto (Ciraas, Centro Internazionale di Ricerche Archeologiche Antropologiche e Storiche), Il Ciraas e il magistero di Gian Giacomo Fissore: un incontro generativo; Antonio Olivieri (Università di Torino), Gian Giacomo Fissore e il metodo per l’edizione delle fonti documentarie; Maria Luisa Bottazzi (Centro Europeo Ricerche Medievali, Trieste), Le scritture esposte come fonti storiche; Massimo Vallerani (Università di Torino), Notariato e società cittadina: il contributo di Gian Giacomo Fissore alla storiografia medievistica; Ezio Claudio Pia (Centro di ricerca sulle istituzioni e le società medievali, Torino), Notai e Chiesa: «ibridazione di professionismo e di funzionariato cancelleresco». Seguirà una tavola rotonda animata da Attilio Bartoli Langeli (già dell’Università di Padova), Luciano Palermo (Università della Tuscia), Giacomo Todeschini (Centro Studi “Renato Bordone”), Gian Maria Varanini (Università di Verona). Modererà Giuseppe Sergi (Università di Torino, Accademia delle Scienze).