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Speciale 118 Sindaci: intervista a Luigi Bosco, Sindaco di Chiusano d’Asti

118 Sindaci: incontriamo Luigi Bosco, Sindaco di Chiusano d’Asti.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?
Da bambino non ho mai avuto questo tipo di pensiero.
Però in età adolescenziale qualche considerazione di questo tipo mi venne in mente. Non proprio come Sindaco ma come consigliere in comune, avrei potuto dare un qualche contributo alla crescita del mio paese.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?
Ero Vicesindaco nella legislatura precedente, e durante questo periodo alcune persone mi avevano consigliato di propormi a succedere alla Professoressa Marisa Varvello.
Poi avvenne che il Sindaco in carica, durante un consiglio comunale, (tutti i consiglieri erano presenti), mi propose la candidatura.
Con lo sguardo feci un rapido giro dei volti, e di primo acchito mi parve che l’iniziativa appariva di loro gradimento.
Mi riservai di sentire ancora dei pareri dai cittadini.
Riscontrato anche qui pareri positivi accettai volentieri la proposta, pensando di poter portare un contributo concreto al Paese.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?
Nel settore pubblico la mia unica esperienza è stata quella di vicesindaco nella legislatura precedente.
Io ho sempre lavorato nel settore privato, ma anche da quest’ ambito, ho avuto modo di collaborare con Enti Pubblici e Istituzioni.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?
Tanti pensieri che si fondono in uno solo: la gratitudine verso le persone che mi hanno dato la loro fiducia e prima ancora mi avevano convinto a candidarmi.
La responsabilità che mi stavo assumendo focalizzandomi che bisognava partire subito col lavorare al massimo, in collaborazione con tutti partendo dai consiglieri.

Ha un sogno o un grande progetto (che potrebbe essere tutt’ora nel cassetto), che vorrebbe realizzare?
I sogni sono l’ anticamere dei progetti, e su alcuni di essi già ci stiamo lavorando.
Il primo di tutti, ma solo in ordine di tempo è la riqualificazione del Centro di Incontro polivalente. Deve diventare un centro di attività e incontri per tutta la popolazione incrementando spazi per i bambini e per i nostri giovani. Dovrà essere il punto d’ incontro non solo per il paese di Chiusano.
Poi mi sta a cuore il potenziamento dei servizi. Conto che la mia Amministrazione possa essere efficiente in questo settore, in quanto il paese per essere popolato (e qui abbiamo molte case vuote) ha bisogno di servizi per stimolare l’incremento di nuovi residenti.
Nel cassetto c’è anche il progetto, molto ambizioso, di incrementare la collaborazione con i comuni limitrofi per sviluppare insieme progetti per il nostro territorio e per farlo conoscere anche fuori dall’astigiano (qualche collaborazione già esiste). A questo proposito ci sono già delle idee sul tavolo, vediamo di svilupparle, e la prossima volta ci incontreremo per parlarne.

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