Lettere al direttore

San Damiano si Muove: “Siamo di fronte all’amministrazione dei social”

Continuano le discussioni politiche a San Damiano d’Asti.

Oggi, venerdì 8 novembre, il Gruppo Consigliare San Damiano si Muove ha emesso un comunicato stampa in cui si legge: “Ieri sera, 07/11/19, si è tenuto il consiglio straordinario richiesto dal gruppo consigliare “San Damiano si Muove” in merito alla vicenda che hanno portato alle dimissioni dell’Avv. Silvia Arnaudo dalla carica di Vicesindaco.

Dal momento che le risposte avute alle interpellanze presentate sono state vaghe e poco concrete, non possiamo oggi che ribadire di ritenerci insoddisfatti di quanto asserito dal Signor Sindaco.

Del resto sfideremmo chiunque ad essere soddisfatto in quanto l’Amministrazione ha avuto la capacità di non rispondere con chiarezza a nulla di quanto richiesto.

Questo ci allibisce perché dopo solo 5 mesi avevamo già capito che più che all’amministrazione del cambiamento eravamo di fronte all’amministrazione dei social e che, al momento del dialogo e del confronto, come tutti gli uomini di sola “tastiera del pc” si sono sciolti in vaghezze senza concretezza.

La nota della minoranza prosegue: “Riteniamo d’obbligo riportare alcuni spunti e constatazioni per dare voce agli interrogativi di tutti e soddisfare le richieste affinché il cittadino, interessato alla cosiddetta “cosa pubblica”, possa prendere consapevolezza di come viene amministrato il suo paese, cosa si pensa per il futuro dei suoi figli e come ci si approccia ai problemi sociali del territorio.

Primariamente sottolineiamo che l’Ordine del Giorno ha mostrato immediatamente un gruppo autoreferenziale, votato unicamente alla propria immagine (e chi non lo aveva notato imbattendosi, in ogni dove, sui messaggi del sindaco, tramite social, ove ci segnala anche essere presente nei luoghi e riunioni dove ci mancherebbe ancora non lo fosse).”

Il gruppo consiliare San Damiano si muove torna poi sul tema delle dimissioni del vice sindaco: “L’Ordine del Giorno, oltre ad essere definito arrogante, è stato privo di un benchè minimo cenno di “bon- ton” nei confronti della consigliera più votata in assoluto tra i 24 candidati consiglieri, ovvero l’Avv. Arnaudo che ha ottenurto ben 263 preferenze, tanto da ritenere non degni di attenzione anche glia ltrettanti elettori dell’Arnaudo.

Infatti è stata prevista, dapprima, la nuova nomina del Vicesindaco, del nuovo Assessore, del nuovo Presidente del Consiglio e del nuovo Capogruppo di maggioranza, senza dare voce alle motivazioni dell’accaduto. Giusto! Signor Sindaco, lei sa bene che il miglior disprezzo è la non curanza, ma il rispetto è un diritto di ognuno dei suoi cittadini.

Le nostre considerazioni sono state sommariamente le seguenti: trovarsi ad assistere ad un vero e proprio rimpasto di giunta a SOLI 5 mesi di mandato è un fatto più unico che raro, per di più perdendo la figura del Vicesindaco, ovvero della persona che più dovrebbe essere vicina alle idee, alla linea programmatica, al rappresentare nel pensiero il suo Sindaco.

Dopo mesi in cui il gruppo di maggioranza ha sempre sbandierato la carta dell’UNIONE della COLLABORAZIONE del CONFRONTO restiamo SPIAZZATI insieme a tutti i nostri concittadini nel vedere nei fatti una disunione, un nuovo rimpasto ed una ribadita mancanza di rispetto verso i disagiati e le famiglie in difficoltà, ancora prive di un assessorato ad esse dedicato.

Le dichiarazioni apprese dagli organi di stampa sono gravi ed inequivocabili: si legge un’esasperazione provocata da una serie di comportamenti e situazioni che si sono create fino da principio; abbiamo richiesto come mai non si è cercato di tenere una risorsa così preparata e competente all’interno del nostro Comune, ma non è stata data una risposta. Ne deduciamo che ci si senta capaci di tutto e che non si necessiti di consigli su temi legali e giuridici di colei che di professione svolge questa attività che a tutti noi, invece, garantisce sicurezza di legalità.

Tutto è stato ricondotto, dagli esponenti di maggioranza, ad una mancanza di tempo da parte del consigliere Arnaudo, ma se così fosse palesemente stato, sarebbe dovuto avvenire il contrario di quanto abbiamo visto, ovvero che il Sindaco togliesse le deleghe ad una persistente assente. Così non è stato.

Dalle dichiarazioni dell’Arnaudo (clicca qui per leggere il suo intervento in consiglio) apprendiamo, non solo che alle giunte non c’è un confronto, una votazione, un verbale condiviso, viene anche aggiunto che prima di esaminare le richieste si verifica da quale parte provengono, avantaggiando parenti, amici, collaboratori o semplici elettori che abbiano dimostrato aiuti nella campagna elettorale.”

Noi oggi viviamo in una città con un clima di autarchia?  Si domanda la minoranza” Il Sindaco è il rappresentante di tutti e se questo non lo si capisce e non lo è nei fatti, chiediamo sin d’ora al Signor Sindaco di incominciare a rivolgere delle scuse, partendo dall’ultimo dei suoi dipendenti sino ad arrivare all’ultimo dei tartufai.

E’ forse troppo aspettarsi che il primo cittadino presieda una giunta a cui deve rispondere delle sue scelte e del suo operato? Che possa aprire un confronto al suo interno sui programmi ed azioni autoritarie e ritenute, dalla dimissionaria, addirittura viziate? Che si possa esprimere un voto di dissenso e poterlo trascrivere su di un verbale?

Gli elettori hanno votato i loro rappresentanti, ai quali hanno dato la loro fiducia, tali da portare la loro voce nei luoghi di dialogo e di amministrazione ed oggi scopriamo che invece devono starsene zitti, assecondare le scelte di un uomo solo e poi costretti ad andarsene perché contrari al “sistema” con questa amara constatazione e diktat impartito: “….occorre presenziare a tutto per farsi vedere e ottenere un like in più sui social e si ringrazi chiunque possa disporre un giorno del diritto di voto”.

Ma sono anche altre le domande che pone il gruppo San Damiano si muove “Possiamo sorridere di questo atteggiamento amministrativo? Ma poi, tolto il ghigno dal viso, possiamo abbronciarci e incominciare ad essere seriamente preoccupati del futuro del nostro paese?” 

Per poi concludere “Anche noi, come ha ribadito l’Avv. Arnaudo, non siamo qui per perdere tempo o per sentire le lodi di questo o quest’altro amministratore di maggioranza; ci sentiamo portatori, non di sterili polemiche, ma di una necessità di tutta la cittadinanza di progetti concreti e di un certo spessore. Non ci basta un rimpasto di giunta a soli 5 mesi di disunione dove ancora vediamo negati la risoluzione programmatica di problemi sociali senza un assessore delegato e in libertà progettuale.

Non amiamo spendere soldi per assessorati fragili ed inutili come le sole manifestazioni e viabilità ai quali si aggiunge oggi l’indispensabile “aspetti legali” che tanto, si è visto, sono stati negati alla “scomoda” assessore Arnaudo.

Amministrazione dei social, possiamo dirvi che non basta la presenza che è sinonimo di apparenza, ma occorre l’azione nel pieno rispetto delle regole?”