Nuove strategie dalla Regione Piemonte contro gli sprechi alimentari utilizzando i beni invenduti

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L’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino, annuncia con soddisfazione l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera d’attuazione della L.R. 12/2015 per promuovere eventi di recupero e valorizzazione dei beni invenduti.

Fare del sociale significa tirare fuori la massima utilità da ogni singola azione – commenta Caucino – Ieri la Giunta delibera in favore del recupero agro-alimentare dei beni invenduti, e con 270mila euro finanzia progetti volti a ritirare dai circuiti commerciali i prodotti vicini alla scadenza, per far sì che tutto possa andare a beneficio dei più socialmente deboli.”

Per le annualità 2019/2020, a fronte di una congiuntura economica piemontese sfavorevole, e considerate le esigenze della popolazione più esposta al rischio d’impoverimento, l’assessore Caucino commenta: “Ogni euro speso nel Welfare, come in questo caso, è un pasto in più per una persona che ha bisogno.”

La delibera presentata dall’assessore Chiara Caucino assegna un finanziamento di 270.000 euro per realizzare iniziative di utilizzo dei prodotti agro-alimentari destinati ad essere ritirati dai circuiti commerciali in quanto vicini alla scadenza indicata sulla confezione ma ancora pienamente commestibili. Per l’annualità 2019-2020 le risorse vengono destinate a sei progetti dedicati allo sviluppo di sistemi per il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari suddivisi per altrettanti ambiti territoriali (Torino città, Città metropolitana, Cuneo e provincia, Alessandria-Asti, Novara-VCO, Biella-Vercelli), che dovranno essere presentati da un ente capofila tra quelli individuati dalla l.r. 12/2015, ovvero enti locali, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato e di promozione sociale, Onlus.

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