Lettere al direttore

“Il SI alla cittadinanza onoraria a Liliana Segre è credibile solo se accompagnato alla retromarcia sui tagli all’Israt”

Riceviamo e pubblichiamo

“Apprendiamo che il Comune intende dare la cittadinanza onoraria a Liliana Segre.

Condividiamo questa decisione, ma viene il dubbio che sia un’operazione di facciata dato che allo stesso tempo la Giunta non vuol sentire ragione sul taglio dei fondi all’Istituto storico della Resistenza.

Sarebbe l’ennesima prova di una politica che punta solo all’immagine e che si contraddice pesantemente alla prova dei fatti: che senso ha, infatti, conferire la cittadinanza onoraria ad una persona perché ha subito sulla sua pelle le conseguenze del razzismo, se contemporaneamente si tolgono i contributi a chi tutti i giorni fa un lavoro diffuso e capillare per prevenire la ri-nascita di una cultura intrisa di razzismo, fascismo e omofobia?

Temiamo, insomma, che il sindaco abbia accolto questa proposta per non prendersi la responsabilità politica delle sue azioni e, anzi, avere un alibi per poter mandare a morire l’Istituto storico con la coscienza, e sopratutto la faccia, pulite.

Il SI alla cittadinanza onoraria a Liliana Segre è credibile soltanto se accompagnato da una retromarcia sul taglio del contributo all’Israt.”

Michele Anselmo e Beppe Passarino – consiglieri del gruppo Uniti si può