Il giornalismo riparte dai lettori: il festival Glocal chiude con un gesto di solidarietà fotogallery

Devolverà parte del premio in denaro al claun Pimpa. Tiziano Scolari videomaker per La7 ha vinto il premio “Angelo Agostini”, proposto per il secondo anno all’interno del Festival del Giornalismo Digitale, con un progetto multimediale sulla tappa che Marco Rodari, il vero nome dell’uomo che porta il sorriso ai bambini nelle zone di guerra, ha fatto ad Aleppo.

Nel gesto semplice del giornalista sta l’emblema dell’ottava edizione di Glocal che si è tenuta a Varese dal 7 al 10 novembre. Un appuntamento che mai come quest’anno ha raccontato per quattro giorni il giornalismo in tutte le sue forme, carta, online, podcast, video, senza mai dimenticare il rapporto stretto con le comunità e con i lettori.

Glocal ha raccolto intorno a sé tanti professionisti dell’informazione, ma anche tante persone comuni, che hanno partecipato alla quarantina di incontri. Sono state oltre 4.000 le presenze con 120 testate giornalistiche accreditate e oltre 100 ore di formazione, 150 gli speaker provenienti da varie parti d’Italia che hanno affrontato il tema del Festival: “Paesaggi in movimento, Glocal Territori della conoscenza”. Tra loro, anche Atnews.it che dal 2016 non perde occasione di partecipare a questo importante momento di confronto e di grande crescita, da dove nascono nuove idee per rafforzare il valore di servizio che il nostro quotidiano vuole e deve avere con il territorio. Proprio da Glocal e dal confronto con gli editori facenti parte, come L’Astigiano 3.0, ad ANSO, sono nati i progetti legati a “Comunicare la Bellezza“, tutti volti a raccontare il territorio in un’ottica di grande valorizzazione e non solo di informazione.

A rappresentare il mondo editoriale ed il giornalismo astigiano a Varese sono stati Claudia Solaro, consigliere dell’Associazione L’Astigiano 3.0, editore di Atnews.it, Luciano Baracco, direttore di Atnews.it e Sportasti.it , e la giornalista e redattrice di Atnews Silvia Musso. Svariati i temi approfonditi che hanno permesso di raccogliere idee e fornito spunti pratici per proporre contenuti sempre più nella direzione di un forte legame con i lettori.  Inoltre, sono state numerose le occasioni confronto con editori di piccole realtà in cui anche Asti e il suo territorio è stato raccontato, come momento di promozione dello stesso in giro per l’Italia, per non parlare dei “118 Sindaci”, il progetto che ha caratterizzato Atnews negli ultimi 18 mesi, che ha letteralmente suscitato l’interesse di tutti.

Glocal 2019

Protagonisti del Festival anche i giovani: Glocal ha lasciato ampio spazio ad oltre 250 alunni dei licei delle scuole varesine e studenti universitari. Questi ultimi hanno contribuito a raccontare il dietro le quinte del festival attraverso i social. I venti ragazzi delle superiori dell’istituto a indirizzo turistico hanno invece lavorato sull’accoglienza e la comunicazione.

A BlogLab, il laboratorio di giornalismo, hanno partecipato quindici squadre di varie scuole superiori della provincia. Sono risultati vincitori i ragazzi del liceo Cairoli con il team “Error 404” (il nome deriva dal classico messaggio di errore di una pagina non trovata). Si tratta di Gaia Monciardini, Rebecca Candilora, Mattia Bassi e Aurora Cappelli che non solo hanno vinto il titolo che metteva in palio anche un weekend di relax in una città a loro scelta, ma che li porterà a vivere un’altra esperienza di giornalismo molto da vicino. Nelle prossime settimane i ragazzi saranno infatti chiamati al Pirellone per seguire e raccontare una seduta del Consiglio Regionale, accompagnati in questo dall’ufficio stampa dell’ente. Il Consiglio Regionale è infatti storico partner di questo laboratorio e il premio a “Error 404” è stato consegnato da Francesca Brianza, vice presidente dell’assise lombarda.
Ad aggiudicarsi invece i premi giornalisti sono stati: Isaia Invernizzi che ha vinto il premio “data journalism” con un’inchiesta sulla fuga dei cervelli pubblicata in quattro puntate a marzo sull’Eco di Bergamo e, appunto, Tiziano Scolari.

L’incontro clou del festival sul futuro dell’informazione ha visto protagonisti Richard Gingras, Vice President News di Google e Mario Calabresi. “Il machine learning può dare un grande aiuto al giornalista, ma non può sostituirlo perché i computer sono ancora stupidi”, ha detto nel corso del suo lungo intervento in una sala Campiotti colma di giornalisti ed addetti ai lavori. “Il ruolo dei giornalisti è quello di offrire alle persone tutte le informazioni che servono per diventare cittadini attivi. Non deve dire alle persone cosa pensare, ma come pensare”

Glocal 2019

Con Riccardo Terzi – responsabile delle news di Google – si è invece parlato di Google News Initiative, il fondo attraverso cui la realtà di Mountain view finanzia progetti e start up legate all’informazione.
Un successo anche le serate a Ville Ponti per tre momenti diversi: festeggiare i Vent’anni di Varesefocus, la musica con protagonisti i cori e il canto, e il terzo ed ultimo, quello sul basket con Andrea Meneghin.

“Glocal si conferma un momento di incontro e confronto per centinaia di professionisti dell’informazione e comunicazione – ha affermato Marco Giovannelli, direttore del festival – È una occasione straordinaria per il mondo delle testate locali che possono ascoltare ed entrare in relazione tra loro e anche con i grandi gruppi editoriali. L’altro aspetto di grande interesse è la presenza di centinaia di studenti dalle medie superiori fino alle scuole di giornalismo. Il Festival si dimostra sempre di più un appuntamento importante, un’occasione per mettere a confronto, pensieri, persone e relazioni”.

Tra le opportunità speciali per gli editori aderenti all’ANSO, anche l’intervista per #ANSOOFF dove Claudia Solaro ha raccontato quello che è il lavoro quotidiano su Atnews e Sportasti, che confluirà in un video rappresentativo del mondo dell’editoria locale italiana.

Glocal 2019

Il 2020 sarà un anno particolare perché ricorrono i 20 anni dalla fondazione di Varese Web, la società editoriale che organizza Glocal. La sua nona edizione avrà quindi una ragione in più per festeggiare l’evento.