Alba, oltre 600 partecipanti e 5 ordini professionali al convegno “Allerta crisi e sovraindebitamento”

Il XXVI Convegno nazionale di studi, promosso dall’Associazione Albese Studi di Diritto Commerciale, in programma sabato 16 novembre, dalle 9 alle 17, è stato seguito da oltre 600 partecipanti, divisi tra l’Auditorium del Centro ricerche Ferrero e la sala congressi dell’hotel I Castelli, collegata in streaming.

A questi si sono aggiunti i professionisti appartenenti all’Ordine degli Avvocati di Napoli e agli Ordini dei Dottori commercialisti ed esperti contabili di Patti (Me), di Avellino, di Palermo e di Marsala, mentre gli Ordini dei Dottori commercialisti ed esperti contabili di Bergamo e di Genova stanno programmando, per i loro iscritti, una giornata formativa utilizzando la modalità in differita.

Primo impegno ufficiale per il neo eletto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, S. E. Giovanni Salvi, che ha rivolto il suo saluto al pubblico, il convegno è stato aperto dalla lettura, da parte del presidente della corte d’Appello di Roma Luciano Panzani, dell’articolato messaggio che il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha indirizzato al convegno. Davide Di Russo, vicepresidente dell’Ordine Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili ha rivolto agli astanti il saluto del suo Ordine, in rappresentanza del presidente Massimo Miani.
Dopo l’apertura dei lavori affidata al professor Gino Cavalli, presidente dell’Associazione Albese Studi di Diritto Commerciale e alla relazione introduttiva del dottor Luciano Panzani, l’onorevole David Ermini, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, è intervenuto trattando il tema “Il fallimento del debitore civile”.

Molto apprezzata la tavola rotonda, coordinata dal professor Lorenzo Stanghellini, che ha permesso di approfondire la posizione adottata sul tema del sovraindebitamento da Paesi come la Francia, la Danimarca e la Germania, rappresentate, rispettivamente, dal dottor Jean-Luc Vallens, Magistrato onorario alla Corte d’Appello di Colmar, ex professore associato all’Università di Strasburgo, dall’avvocato Piya Mukherjee, Presidente Insol Europe e dal professor Christoph Paulus, Professore emerito alla Humboldt University di Berlino, Of Counsel presso White & Case, Berlin.

Hanno riscosso un grande interesse la simulazione dell’audizione dell’imprenditore e la simulazione della composizione assistita, che hanno visto alternarsi, coordinate dal giornalista de Il Sole 24 Ore, Giovanni Negri, le voci del dottore commercialista Riccardo Ranalli, di Sandro Pettinato, Vice segretario generale Unioncamere italiana, in qualità di referente dell’Ocri, Organismo di composizione della crisi d’impresa.
Ad esse hanno fatto seguito l’intervento dell’ imprenditore Andrea Tempestini, presidente di Gastronomia Toscana spa, le relazioni di Andrea Foschi, Fabrizio Franchi e Alberto Dal Poz, che ha riassunto le linee della prima parte del convegno durante le sue conclusioni.

L’avvocato Aldo Bulgarelli ha coordinato, invece, i lavori del pomeriggio, che hanno visto sedersi al tavolo Massimo Lapucci, Laura Messina, Sergio Rossetti, Elisa Brodi, Carlo Orlando e Antonio Caiafa, per sviluppare il tema La nuova disciplina del sovraindebitamento: effetti sul comportamento del debitore, sull’erogazione del credito e sull’amministrazione della giustizia. Il sovraindebitamento delle imprese non piccole: problemi e prospettive.

“Il Convegno ha registrato non solo un altissimo livello di partecipazione, ma anche un davvero eccellente grado di approfondimento scientifico su temi tanto delicati e discussi, quali sono, in particolare, quelli dell’allerta e della composizione assistita delle crisi –  ha dichiarato Gino Cavalli, presidente dell’Associazione Albese Studi di Diritto Commerciale – L’Associazione non può che trarne stimolo per la prosecuzione della sua attività di studio, anche in vista dei prossimi appuntamenti convegnistici”.

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Il convegno ha dimostrato che in tutta Europa il tema dell’allerta è particolarmente sentito – ha affermato Luciano Panzani, presidente Corte d’Appello di Roma – Il recupero dell’impresa in crisi richiede un avvio tempestivo, quando la situazione è ancora di crisi, non di insolvenza. Vi sono modelli fondati maggiormente sulla moral suasion, come quello danese, che potrà forse diventare un esempio di best practices da adottare. La simulazione dell’audizione davanti all’OCRI ha dimostrato che l’OCRI può essere uno strumento di risoluzione dei problemi per la sua posizione di terzietà, se rappresentato da professionisti esperti ed autorevoli ed a condizione che il caso da esaminare presenti effettive opportunità di soluzione. Quanto al sovraindebitamento la nuova disciplina del Codice della crisi è stata anticipata da prassi virtuose come quelle del Tribunale di Catania sul concordato familiare, ma richiederà l’attenzione e l’impegno di tutti per evitare che ad una conquista di civiltà giuridica, vale a dire la cancellazione dei debiti per il debitore sfortunato, ma onesto, che collabora con i creditori corrisponda una possibile reazione di preoccupazione ed allarme che rischierebbe di annullare la riforma. Bisogna fare formazione ed educazione, a partire dai consumatori, che debbono essere avvertiti dei rischi connessi al credito facile di certe pratiche commerciali ( ad esempio il finanziamento dei ricevimenti di matrimonio o delle vacanze)”.

Dal 20 novembre la registrazione dell’intero convegno, la fotogallery e le dispense di alcuni relatori saranno scaricabili QUI.