Rinviata l’inaugurazione a Castelnuovo Belbo della Grande Panchina del Nizza

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Causa maltempo, è stata rinviata l’inaugurazione della Big Bench, la Grande Panchina del Nizza, a Castelnuovo Belbo a domenica 27 ottobre alle 11

L’installazione, che rientra nel Big Bench Community Project, vuole essere un tributo al vino Nizza DOCG.

Partendo da via Borgo Giardino, vicino al ponte sul Belbo, si percorrono circa 2 km dopodiché si svolta a sinistra in strada Piano e poi si gira a destra su una una strada sterrata per circa 200 metri e si giunge sopra un vigneto con vista panoramica. La panchina da cui si può godere di un’ incantevole veduta panoramica, è stata posizionata accanto ad una grande quercia per permettere ai turisti una sosta all’ombra dalle prime ore del pomeriggio fino a sera. Poco distante vi è un ampio parcheggio al centro di due colline che tra breve saranno piantate a vigneto.

“La panchina è stata posizionata su un percorso sterrato già molto frequentato da appassionati di trekking e mountain bike – spiega il sindaco Aldo Allineri – Questa operazione di abbellimento del territorio voluta dall’Amministrazione Comunale intende trasmettere ai turisti la formula ‘Un Gran vino bevuto su una Grande panchina, donata dal Grand Canyon, posta su una Grande collina con vista mozzafiato’.A sottolineare il profondo legame tra vino, territorio e cultura, accanto alla panchina è stata posta una barrique chiamata bibliobotte, al suo interno si trovano dei libri in libero scambio, secondo la ormai consueta formula prendi un libro, porta un libro”.

La Panchina del Nizza sarà inaugurata alla presenza delle autorità e dei produttori dell’Associazione. Per l’occasione è stato predisposto un servizio navetta con punto di ritrovo in Borgo Giardino 1 dalle 10 alle 10.50. Il presidente dell’Associazione del Nizza Dogc Gianni Bertolino, ha espresso grande soddisfazione per questo sempre maggiore coordinamento con il territorio e ha commentato: “La collaborazione tra produttori e amministrazioni locali sta dando finalmente il senso di un territorio coeso, sono vent’anni che i produttori lavorano a questo attraverso l’attività dell’Associazione. Possiamo dire che ce l’abbiamo fatta, anzi, che il Nizza Docg ce l’ha fatta”.

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