Ospiti della residenza psichiatrica di Rocchetta Belbo tra i vincitori del Premio letterario “Vittorio Alfieri”

La forza della poesia è quella di saper giungere al cuore di chiunque. Lo sanno bene quanti l’altro giorno, nel salone consigliare della Provincia di Asti, hanno assistito alla premiazione dei vincitori della XVIII edizione del Premio letterario “Vittorio Alfieri” promosso dall’associazione culturale “La poesia salva la vita”.

Quest’anno l’ambito riconoscimento è toccato anche a tre ospiti della Comunità psichiatrica per adulti San Giuseppe di Rocchetta Belbo, gestita dal gruppo Sereni Orizzonti. Davide Beniamini, Michele Caristi e Francesco Valerioti sono stati premiati dalla presidente Vittoria Bruno e dall’assessore comunale alla cultura Gianfranco Imerito per l’indubbia qualità dei loro componimenti poetici, che entreranno così di diritto nell’antologia pubblicata ogni anno dalla casa editrice astigiana “Espansione Grafica”.

La Comunità psichiatrica per adulti “San Giuseppe” di Rocchetta Belbo è dotata di 20 posti letto e punta a promuovere l’autonomia personale e l’inserimento sociale degli ospiti che le vengono inviati dai Servizi territoriali. Nella struttura gestita dal gruppo Sereni Orizzonti operano infatti professionisti nei settori sanitario e psicoeducativo che attraverso specifici progetti terapeutico-riabilitativi propongono un percorso personalizzato per ogni singolo paziente.

Proponiamo di seguito la poesia “Seduzione” di Michele Caristi, tra i vincitori del Premio

Mi piacciono i luoghi dove terminano le speranze
gli occhi strappati
le foglie nere che cadono sull’erba
e la testa altrove. Oltre alla drammaticità
il fuoco e il vento
l’unica possibilità è il pianto. Perdersi o rincorrersi
fuggire o cadere
per non ritrovarsi mai più.

Io preferisco sbagliare
incrociare le mani
osservare le nuvole e perdere il tempo. I seni cadenti
le ginocchia tremanti /
il flauto delizioso e la ventosa gonfiata. Il cuore che nella notte si piange per un niente
senza nessuna ragione. Se vuoi restare resta
parti se devi
è inutile sperare che nell’oblio rinascano sacri vincoli
sogni, visioni e passioni. I fiori di questa estate
la testa reclinata /
l’odio consumato nel chiaro scuro di un lampo. Ma è come non aver detto niente.