Neive, acceso per la 75ª volta l’ultimo alambicco a fuoco diretto

Sabato 26 ottobre 2019 ha avuto luogo la tradizionale cerimonia di accensione che celebra la ripresa della distillazione dopo la vendemmia e il conferimento delle vinacce da parte di alcuni grandi produttori di vino del luogo

A Neive, nelle Langhe, patrimonio mondiale dell’UNESCO, sabato 26 ottobre 2019 ha avuto luogo la tradizionale cerimonia di accensione, per la settantacinquesima volta, dell’ultimo alambicco a fuoco diretto esistente in Italia.

L’accensione dell’alambicco designa la ripresa della distillazione dopo la vendemmia e il conferimento delle vinacce da parte di alcuni grandi produttori di vino del luogo. Questa piccola Distilleria è diventata famosa grazie alla figura storica del suo proprietario: Romano Levi, che per oltre sessant’anni ne ha fatto un luogo unico di arte e di produzione della sua grappa. Romano disegnava le etichette a mano ad una ad una e senza mai muoversi da Neive è diventato famoso in tutto il mondo.

La “Donna Selvatica che scavalica le colline” è divenuto il personaggio principe e misterioso delle sue etichette, possiamo definirlo, infine, un omaggio al mondo femminile grazie alla raffinata gentilezza dei disegni e alla freschezza poetica delle frasi che arricchivano le etichette. Luigi Veronelli definì Romano Levi, per il suo approccio incantato al mondo e alla vita, il “Grappaiolo Angelico”. Romano ci ha lasciato nel 2008, ma la Distilleria ha continuato a lavorare.

Oggi è un vero e proprio museo funzionante che continua a produrre secondo le regole e principi di Romano. La cerimonia dell’accensione è semplice, “langarola”, ma intensa e animata e permette di degustare, gratuitamente , la produzione della Distilleria e alcune specialità alimentari locali, ma soprattutto di cogliere l’atmosfera antica e semplice che Romano amava e ancora oggi chi è alla guida desidera ripercorrere e condividere.