Matteo, l’astigiano in alta quota e senza paura che sfida l’Everest fotogallery

Tra le dolci colline della Langa astigiana e le superbe vette dell’altopiano montuoso del Nepal, 800 metri quelle, 8000 questo, la differenza non passa soltanto attraverso un piccolo zero in più.

Lo sa bene Matteo Varallo, 26 anni tra pochi giorni, di Castelnuovo Calcea, ma cittadino del mondo per le numerose avventure intorno al globo che vanta già alle sue spalle, nessuna delle quali, comunque, paragonabile all’impresa che sta vivendo proprio in questi giorni.

“Arriverò fino al campo base dell’Everest, da dove partono le scalate alpinistiche per raggiungere le vette più alte” – ci spiega Matteo. “Il percorso che sto affrontando come esperienza di trekking in alta quota non è da meno però: si tratta di circa 150 km a piedi, quasi tutti sopra ai 3000 m di quota, dove l’ostacolo più grande è rappresentato dalla carenza di ossigeno, che riguarderà l’85% del viaggio. L’idea di affrontare un’avventura di questo tipo mi frullava in testa già da parecchio tempo; poi un annetto fa mi sono convinto e ho iniziato la preparazione effettiva, fatta di simulazioni di passeggiate in montagna ed esercizi fisici e di respirazione. E ora che è arrivato il momento di partire mi sento carico e pronto a dare il meglio di me per raggiungere l’obiettivo che mi sono prefissato.”

Matteo è partito lo scorso 1˚ ottobre per Kathmandu, nel Nepal; da lì ha raggiunto il piccolo aeroporto di Ramechap e poi il paese di Lukla, punto di inizio del suo percorso di trekking.

Abbiamo raccolto la sua testimonianza diretta, sotto forma di diario di viaggio.

Giorno 2

La giornata inizia prestissimo. Ci dirigiamo in aeroporto a Ramechap intorno alle ore 6.30 (ora locale), ma le condizioni meteo non sono molto buone inizialmente quindi non ci resta che aspettare.
Da 2 giorni gli aerei interni non volano a causa del maltempo, quindi c’è molta molta gente in attesa. Intorno alle 8.30 ci sono buoni spiragli e di conseguenza si inizia a partire con i voli
Raggiungeremo L aeroporto di Lukla (2800 mt) solo intorno alle 11.30, dopo un breve briefing ci incamminiamo verso il primo trekking di giornata, circa 4h su un sentiero un po’ sconnesso ma ben battuto, per raggiungere il piccolo villaggio di Phakding (2600 mt). Sulla strada si ha modo di apprezzare le varie culture e tradizioni locali con i piccoli insediamenti ai piedi delle montagne, la vegetazione è ancora molto boschiva piena di flora e fauna.

Giorno 3
Dopo un’intensa e incessante pioggia durata tutta la notte, si inizia la giornata con la sveglia alle 7, pronti per il trekking. Inizialmente il clima sembra molto favorevole, con le condizioni ideali per camminare, mentre il percorso, dopo il primo step, si presenta a tratti sconnesso e principalmente in salita. Poi davanti ai nostri occhi si parano i famosi ponti tibetani sospesi nel nulla: è un’emozione unica camminarci sopra. Raggiungiamo il nostro traguardo di Namche Bazar (3500mt) solo intorno alle ore 15, ma sfortunatamente durante le ultime 2 ore di camminata il cielo si copre iniziando a lasciare spazio al vento e alla pioggia, facendo abbassare anche la temperatura!! Raggiunto il nostro obbiettivo ci concediamo un po’ di relax ed un buon pranzo di cucina locale a base di riso e verdure… le condizioni fisiche e le sensazioni sono molto buone ed iniziamo anche a prendere famigliarità con l’altitudine…

Giorno 4
Giornata di acclimatamento e riposo a Namche Bazaart.
La giornata di prima mattina offre panorami mozzafiato ed un clima ottimale. Iniziamo un trekking leggero di 2h, per non rimanere inattivi, fino al punto panoramico del posto. Durante la salita si iniziano ad intravedere alcune cime ma solo quando si arriva in alto si ha finalmente il piacere di vedere per la prima volta sua maestà, l’Everest, così vicino ma così lontano allo stesso tempo.

Giorno 5
La giornata parte bene il meteo è nuvoloso ma stabile, il panorama non è il massimo e i famosi ottomila si nascondono dietro le nuvole. Il sentiero è ben battuto per la prima parte ed il falsopiano offre una percorrenza ottimale, salvo poi cambiare dopo la metà trasformandosi in totale salita fino al punto di arrivo. Il trekking odierno di 10km dura circa 4h, inizia a farsi sentire anche l’aria di Montagna. Raggiungiamo il villaggio di Tengboche nostra tappa di arrivo per oggi: le condizioni fisiche e mentali sono buone, siamo in buona forma.