La pieve dei Santi Sebastiano e Fabiano a Scandeluzza, luogo del cuore FAI: sabato la cerimonia di apposizione della targa

Sabato prossimo, 12 ottobre alle 16, si svolgerà alla chiesa romanica dei Santi Sebastiano e Fabiano nel cimitero di Scandeluzza frazione di Montiglio Monferrato, la cerimonia di apposizione della targa I Luoghi del Cuore FAI

La piccola pieve infatti si è classificata al 105° posto del censimento I Luoghi del Cuore FAI con 4.102 voti, raccolti con grande tenacia e determinazione da un comitato spontaneo di residenti. Sarà l’occasione per visitarla e per ammirare il magnifico catino absidale affrescato.

La pianta dell’edificio è rettangolare con abside circolare. La facciata è a capanna con un rosone sopra il portale ad arco a tutto sesto: due coppie di colonnine con capitelli sono ai lati della porta di ingresso: varie croci decorano l’area del portale.

L’abside è formato da blocchi di pietra alternati a mattoni secondo lo stile romanico-monferrino. All’interno dell’edificio il tetto è a vista, i travi che lo sorreggono sono decorati. Il catino absidale è affrescato con l’immagine di Cristo con S. Sebastiano e S. Fabiano.

Nel 1298 nel registro delle chiese della diocesi di Vercelli veniva citata come la Chiesa di Santo Stefano di Cacio la quale era sottoposta alla chiesa di ‘Scandalucia’. L’abitato di Caxium sorgeva dove vi è l’attuale cimitero e venne abbandonato nel 1304 per volere dei signori di Montiglio e del Marchersato del Monferrato che fecero trasferire gli abitanti nel nuovo abitato fortificato sorto intorno alla chiesa di Santa Maria di Scandeluzza. Nel 1348 venne nominata come San Sebastiano di Cazia, dipendente da Santa Maria di Scandeluzza. Nel 1474 la Chiesa venne inserita nella nuova diocesi di Casale Monferrato. Nel 1584 il vescovo di Casale la citò come dedicata ai Santi Fabiano e Sebastiano. Due lapidi sulle pareti internedicono che la Chiesa di edificata nel 427, consacrata nel 429 e restaurata nel 1676.

La cerimonia di sabato prossimo sarà l’occasione per visitare questo piccolo gioiello del Monferrato.

[Fonte immagini: www.fondoambiente.it]