“La bionda è una diva”: alla fiera di Villanova d’Asti la sfilata di galline e galli fotogallery

“La gallina bionda non è come le altre, è una diva”.

Un elogio vero e proprio quello recitato dal nutrizionista Giorgio Calabrese, in occasione della 17ima Fiera della gallina bionda di Villanova d’Asti, e dalla moglie Caterina, giornalista e, ormai da tempo, madrina dell’iniziativa.

“La bionda di Villanova è un alimento prezioso, l’asse portante di un’alimentazione sana perché è ricca di proteine, senza essere grassa” ha affermato Calabrese. Caterina Calabrese ha insistito sulla buona alimentazione come fattore di prevenzione di malesseri e malattie e sulla necessità di collaborazione tra diverse realtà – istituzioni, associazioni e aziende – per poter diffondere la cultura del sano e del locale.

E la collaborazione sembra un elemento davvero essenziale, uno di quelli sui cui puntare nel prossimo futuro per far decollare un prodotto che già negli ultimi anni, anche grazie alla fiera, è diventato emblema di un territorio e prodotto sempre più conosciuto.

“Già in passato sono stati avviati discorsi con la Regione Piemonte e un incitamento va agli allevatori, soprattutto più giovani, perché investano su questa attività” ha voluto evidenziare il sindaco di Villanova Christian Giordano.

Di collaborazione hanno parlato anche gli allevatori stessi che da anni sostengono la necessità di creare un Consorzio. “C’è bisogno di aggregarsi per poter vendere e per far crescere questa attività” hanno evidenziato tra gli altri Giovanni Negro e Giacomo Gorgerino, tra i dieci partecipanti all’edizione 2019 della fiera e al concorso dedicato a galli e pollastre.

Per la categoria “Galli” si sono classificati al primo posto Ester Avataneo e Secondo Boano, seconda Paola Finello e terzi a pari merito Giovanni Negro e Claudio Gilardi. Per le “Pollastre” si è aggiudicato il primo premio Bartolomeo Aiassa, seconda nuovamente  Paola Finello e terzo Gianpiero Tamagnone.

La giuria, composta dagli amministratori dei comuni di Villanova e Buttigliera d’Asti, ha preso in considerazione il piumaggio, gli speroni e l’insieme del gruppo proposto, che doveva essere il più omogeneo e bello possibile.

A far conoscere il prodotto al pubblico, infine, ci ha pensato la Pro Loco che, come sottolineato dal presidente Bruno Toniolo, negli anni ha fatto propri suggerimenti e consigli dello stesso Calabrese.

Si è arrivati così a proporre un menù interamente dedicato alla bionda, molto vario, che spazia dagli antipasti (salame di gallina, insalata di gallina) al primo (agnolotti) fino al secondo, il gran bollito. Ed è così che un piatto tipico della tradizione piemontese, ma collegato alla carne bovina quindi rossa, viene qui proposto in chiave di carne bianca. Ottimo il risultato: una portata ricca e gustosa che ha riscontrato l’apprezzamento dei numerosi commensali che hanno riempito il padiglione gastronomico.