Inaugurata a Costigliole d’Asti una nuova panchina rossa nel ricordo di Elena Ceste fotogallery

Questa mattina a Costigliole d’Asti, davanti alla chiesa di Santa Margherita, è stata inaugurata una nuova panchina rossa, simbolo contro la violenza sulle donne, iniziativa che l’amministrazione comunale di Costigliole ha promosso in collaborazione con il centro antiviolenza Orecchio di Venere di Asti.

Alla Cerimonia era presente l’amministrazione comunale al completo, guidata dal sindaco Enrico Cavallero con a fianco la vice Tanya Arconi, il Questore di Asti Alessandra Faranda Cordella, il Comandante provinciale dei Carabinieri Tenente Colonnello Pierantonio Breda, l’Assessore del comune di Asti Mariangela Cotto, il dirigente scolastico Claudio Thoux, Elisa Chechile del Centro Antiviolenza “L’Orecchio di Venere”, Stefano Robino della Croce Rossa di Asti, alcuni sindaci dei paesi vicini e i genitori di di Elena Ceste.

E proprio alla mamma di Costigliole d’Asti è stato rivolto il pensiero di tutti gli intervenuti e a lei, che oggi (25 ottobre), avrebbe festeggiato il compleanno, è stata dedicata la panchina.

Dopo gli interventi del sindaco, Enrico Cavallero, e del vice sindaco, Tanya Arconi, di Costigliole d’Asti, sono intervenuti il Questore di Asti, Alessandra Faranda Cordella, e il Comandante Provinciale Carabinieri, Tenente Colonnello Pierantonio Breda, che hanno sottolineato come le forze dell’ordine siano in prima fila nella lotta alla violenza di genere, ma anche di come sia necessario lo sforzo di tutti per aiutare chi ha subito violenza a trovare la forza di denunciare.

A chiudere gli interventi è stata Elisa Chechile del Centro Antiviolenza Orecchio di Venere, che ha ribadito quanto scritto sulla targa apposta sulla panchina: “La violenza sulle donne è un crimine, un crimine contro l’umanità”, per poi proseguire “troppe volte sentiamo di donne perseguitate da ex: marito, compagno o fidanzato, fino a quanto queste donne diventano ex persone.”

La cerimonia si è conclusa con il taglio del nastro e lo svelamento della panchina, che è stata benedetta dal parroco Don Roberto Zappino.