Il Bestiario Fantastico di un fiume ritrovato chiude la stagione 2019 di Valle Bormida si espone

Il calendario espositivo “Valle Bormida si espone”, a cura del Comitato Fondazione Matrice, chiude la stagione 2019 con la mostra di Cassine “Bestiario Fantastico di un fiume ritrovato”.

Il progetto “Valle Bormida si espone” ha coinvolto dallo scorso giugno Bergolo, Levice e Mombasiglio, comuni in provincia di Cuneo, Monastero Bormida in provincia di Asti, Bistagno e Cassine in provincia di Alessandria per un totale di 18 eventi e 28.000 visitatori.

Grande attenzione ha riscosso in particolare il programma delle iniziative intorno alla BaiaBlanca di Levice (21-29 settembre), manifesto di quel desiderio di rinnovamento che aleggia in tutta la Valle Bormida e comincia ad assumere carattere di concretezza proprio là dove arte e architettura contemporanee sono state scelte come linguaggio comune.

E a Cassine la mostra d’arte contemporanea “Bestiario Fantastico di un fiume ritrovato” usa il fiume come filo conduttore per l’esposizione di una selezione di opere di Giovanni Tamburelli. La mostra, in perfetta coerenza con gli obiettivi di “Valle Bormida si espone” è anche occasione di scoperta o rinnovato interesse verso il patrimonio culturale esistente sui territori e qui, a Cassine, propone una visita straordinaria al Museo d’arte sacra di San Francesco “Paola Benzo Dapino”.

Il “Bestiario Fantastico di un fiume ritrovato” espone forme leggere, fantasiose e danzanti modellate da Tamburelli: gli insetti, i pesci e gli uccelli sono usciti dal mondo fiabesco di una mente geniale, abitanti di un ecosistema immaginario, un ambiente fluviale idealmente pulito e vivo, come tutti vorrebbero ritornasse a essere il Bormida.

“Il desiderio che sottende la scelta di queste opere in mostra è proprio coinvolgere il pubblico in un gioco di fantasia che faccia rivivere questo bestiario fantastico sulle sponde del fiume Bormida, il nostro fiume, che vorremmo incontaminato e nuovo elemento attrattivo di un territorio – afferma Francesca Petralia, curatrice della mostra – L’auspicio è che l’idea del fiume non rimanga quella fissata dalle vecchie fotografie in bianco e nero dei nonni, ma che la comunità di un’intera valle, unita in difesa del Bormida, possa ritornare a un fiume rinnovato anche da immagini nuove, positive e simboliche”.

La mostra inaugura venerdì 25 ottobre alle 20,45 con un commento musicale a cura di Franco Taulino (flauto e voce) con Mauro Mugiati (pianoforte), Brian Belloni (Chitarra), Eliana Parodi (voce). L’ingresso è libero. A seguire apertura straordinaria del museo d’arte sacra di San Francesco “Paola Benzo Dapino” e degustazione enogastronomica.

La mostra sarà aperta dal 26 ottobre al 10 novembre, sabato e domenica dalle 15 alle 18.