Confartigianato Imprese Piemonte: “Poco espansiva. Lotta evasione fiscale a senso unico”

Il Presidente Giorgio Felici: “Non si può considerare espansiva una manovra che fa pari e patta sotto il peso della sterilizzazione delle clausole di salvaguardia Iva”.

“Non si può considerare espansiva una manovra che fa pari e patta sotto il peso della sterilizzazione delle clausole di salvaguardia Iva”.

Il Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Giorgio Felici, nel commentare la manovra varata dal Governo, sottolinea che “sarà difficile allontanarsi dalla crescita ‘zerovirgola’ puntando soltanto sulla lotta all’evasione, grande e condivisibile battaglia che appare però molto circoscritta e mirata a senso unico nei confronti delle piccole imprese. In questa lotta senza quartiere sembra invece non esserci quasi nulla in tema di tassazione dei giganti del web nè per contrastare i paradisi fiscali nell’Unione europea. Quante delle grandi imprese del nostro Paese hanno una sede legale e/o fiscale non made in Italy?”.

“In generale, sul fronte fiscale – rileva Felici – avvertiamo passi indietro sul fronte delle semplificazioni e delle agevolazioni introdotte negli ultimi anni, e l’imposizione di nuovo obblighi, con il risultato che 3,5 miliardi di euro nel prossimo triennio vengono sottratti ai piccoli imprenditori e al lavoro autonomo, dirottando le risorse che erano destinate alla tassa del 20% per le imprese tra 65.000 e 1.000 euro di ricavi”.

“Già è stato chiesto alle imprese – conclude Felici – di obbligarsi alla emissione di fatture soltanto elettroniche dal gennaio 2019; inoltre dal gennaio 2020 tutti gli scontrini e le ricevute emesse saranno immediatamente rese disponibili all’Amministrazione finanziaria. Con tutta questa panoplia di adempimenti onerosi, complicati ed inutili, unitamente all’imposizione fiscale punitiva, cosa si può ancora chiedere alle piccole imprese come obblighi tributari?”