Coldiretti, raggiunte 1,1 milioni di firme in Europa per tutelare le produzoni territoriali: 100 mila in Piemonte

Più informazioni su

E’ stato raggiunto lo storico obiettivo della raccolta di 1,1 milioni di firme di cittadini europei per chiedere alla Commissione Ue di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti con la petizione europea “Eat original! Unmask your food” (Mangia originale, smaschera il tuo cibo) promossa dalla Coldiretti assieme ad altre organizzazioni europee.

E’ quanto reso noto in occasione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio con la consegna da parte del presidente della Coldiretti Ettore Prandini e della delegata nazionale dei giovani agricoltori Veronica Barbati al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte di un “maxi assegno” simbolo dello storico traguardo dall’iniziativa dei cittadini europei (Ice) autorizzata dalla stessa Commissione con la Decisione (UE) 2018/1304 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 244 del 28 settembre 2018 a firma del vice presidente Franz Timmermans.

Un’iniziativa che gode del sostegno di numerose organizzazioni e sindacati di rappresentanza al fianco della Coldiretti e di Fondazione Campagna Amica: dalla Fnsea (il maggior sindacato agricolo francese) alla Ocu (la più grande associazione di consumatori spagnola), da Solidarnosc (storico e importante sindacato polacco) alla Upa (l’Unione dei piccoli agricoltori in Spagna), da Slow Food a Fondazione Univerde, a Gaia (associazione degli agricoltori greci) a Green protein (Ong svedese), alle quali se ne sono poi aggiunte molte altre.

“In Italia è stato raccolto l’85% delle firme: un risultato strepitoso – commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – per il quale dobbiamo ringraziare tutti i cittadini e tutte le strutture Coldiretti che hanno profuso un impegno eccezionale. Un vero e proprio fronte per la trasparenza che, forte del milione di firme raccolto in tutti i Paesi, non può essere più ignorato da una Ue che ha avuto sinora un atteggiamento incerto e contradditorio, obbligando a indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero. Un obiettivo condiviso dalla maggioranza dei consumatori europei e dall’82% di quelli italiani che ritiene necessario superare le attuali politiche comunitarie sull’origine del cibo per contrastare un fenomeno, quello dei falsi e dei tarocchi, che solo all’Italia costa oltre 100 miliardi di euro all’anno nel mondo. Nella nostra regione abbiamo raccolto oltre 100 mila firme per salvaguardare le produzioni Made in Piemonte che, grazie all’etichettatura d’origine, potranno essere ulteriormente valorizzate e scelte consapevolmente dai consumatori che cercano freschezza e qualità”.

L’ETICHETTA DI ORIGINE SULLA SPESA DEGLI ITALIANI

Cibi con l’indicazione: carne di pollo e derivati, carne bovina, frutta e verdura fresche, uova, miele, extravergine di oliva, pesce derivati del pomodoro e sughi pronti, latte/formaggi, pasta, riso, tartufi e funghi spontanei.

Cibi senza indicazione: salumi, carne di coniglio, carne trasformata, marmellate, succhi di frutta, ecc, fagioli, lenticchie, piselli in scatola, ecc., pane, insalate in busta (IV° gamma), sottoli, frutta e verdura essiccata

 

 

Più informazioni su