Coldiretti Piemonte, maltempo: serve politica di prevenzione previsioni

Tecnici prontamente al lavoro per monitorare la situazione e raggiungere imprese colpite dal maltempo

Il Po si è gonfiato di oltre 3,5 metri nelle ultime 24 ore sotto la spinta dei nubifragi che si sono abbattuti sul nord Italia fra il Piemonte, la Liguria e la Lombardia. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti sui livelli del grande fiume al Ponte della Becca a Pavia in relazione all’ultima ondata di maltempo che sta causando frane e allagamenti, con morti e dispersi. Sotto pressione anche i grandi laghi del nord con il Maggiore che è vicino al massimo storico del periodo con un grado di riempimento di oltre il 160% e un’altezza di 198 centimetri sopra lo zero idrometrico.

In Piemonte, a risentirne maggiormente è la provincia di Alessandria, soprattutto nella zona dell’Ovadese, Acquese, in tutto il Novese e a Gavi, ed, in forma meno grave , la zona a nord, dove a Crodo, in provincia di Verbania, è stata chiusa la statale per la caduta di una frana.

“Purtroppo questi sono i frutti dei cambiamenti climatici – commentano  Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. con l’eccezionalità degli eventi atmosferici che è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione. Sempre più frequentemente si tratta di eventi violenti con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo.

A questa situazione non è certamente estraneo il fatto che il territorio è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono. Una situazione che riporta in primo piano la necessità della messa in sicurezza dei corsi d’acqua in generale: da sempre una priorità che diventa un vero e proprio problema non risolto quando si parla di pulizia dei fiumi e dei torrenti che si ripresenta puntualmente ogni qual volta l’intensità delle precipitazioni sia superiore alla media.

I nostri tecnici in queste ore stanno monitorando prontamente la situazione e stanno facendo la conta dei danni e delle imprese colpite, cercando di raggiungerle dove ancora non è stato possibile per le vie di comunicazione interrotte. Nonostante le condizioni meteo siano in miglioramento, i livelli dei principali corsi d’acqua continuano ad essere costantemente monitorati dall’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.

A fronte di quanto accade, non appena ci sono casi di pioggia intensa, è opportuno –concludono Moncalvo e Rivarossa – difendere sempre più il nostro patrimonio agricolo che deve avere un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico”.