Regione Piemonte: dalla Commissione via libera al taglio dei vitalizi non passa emendamento M5S per chi gode di doppio assegno

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La prima Commissione presieduta da Carlo Riva Vercellotti ha licenziato all’unanimità nella seduta di oggi, 11 settembre, la proposta di legge numero 3, che prevede la rideterminazione degli assegni vitalizi. Tale ricalcolo è conforme a quanto deciso dalla Conferenza Stato Regioni e alle prescrizioni della legge nazionale. Come già annunciato, l’applicazione della norma – una volta approvata dall’Aula – porterà un risparmio annuo di quasi 600mila euro.

Alla presenza del presidente del Consiglio Stefano Allasia, la Commissione ha lungamente dibattuto su un emendamento presentato da Giorgio Bertola (M5s) che prevede un taglio ulteriore del 40 per cento qualora il titolare del vitalizio goda di altro assegno o trattamento previdenziale da parte di Camera o Senato. In pratica, secondo i calcoli di Bertola, questo emendamento porterebbe a un risparmio aggiuntivo annuo di circa 130mila euro.

L’emendamento non è stato licenziato, anche se nessun gruppo ha votato contro. La maggioranza si è astenuta, il centrosinistra non ha partecipato al voto ed entrambi gli schieramenti si sono detti interessati ad approfondire anche tecnicamente la questione, per poi decidere nella votazione d’Aula; i 5stelle hanno votato favorevolmente. Pur non essendo stata manifestata contrarietà politica sulla ratio dell’emendamento, infatti, i commissari hanno espresso perplessità sulla legittimità dell’intervento normativo – che nel Lazio è stato adottato, ma che si discosta dall’intesa Stato-Regioni – e quindi che possa essere foriero di ricorsi che potrebbero comportare spese legali superiori ai risparmi promessi.

“E’ stato respinto in Commissione Bilancio l’emendamento a 5 stelle che avrebbe introdotto una riduzione del 40 per cento per chi percepisce il doppio vitalizio consigliere regionale-parlamentare – commenta il Gruppo regionale M5S Piemonte – Questa misura avrebbe interessato 8 ex Consiglieri esclusi dalla cosiddetta clausola di salvaguardia, con un conseguente incremento del 25% dei risparmi per la Regione Piemonte, 130 mila euro che si sarebbero aggiunti ai 550 mila frutto dell’introduzione del sistema contributivo. Surreali le accuse di populismo mosse dalla Lega che nascondono le reali intenzioni della maggioranza di non toccare i privilegi della vecchia politica. Nonostante tutto esistono ancora spazi di manovra per migliorare questo provvedimento. Siamo ancora disponibili a discutere ed auspichiamo che in vista dell’approdo in aula della legge si possa trovare, tutti insieme, una soluzione per introdurre meccanismi di riduzione del vitalizio per chi ne percepisce più di uno”.

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