Palio di Cocconato, il borgo Torre ritenta il successo del 2018

Prendendo il nome dall’edificio dove un tempo sorgeva il Palazzo dei conti Radicati, il borgo Torre svetta sulla città. Abbiamo chiesto al rettore Fabrizio Chirone di illustraci alcune peculiarità.

Come descriverebbe il suo borgo?
Il borgo Torre è uno dei più centrali del paese, il suo territorio è compreso tra le attuali via Roma, nel tratto superiore al palazzo comunale, via Rosignano, via Garibaldi, via Giustinito, via Radicati, via XXIV Maggio. Ad est del concentrico il borgo comprende anche le frazioni di San Grato e Bonvino. I suoi colori sono il rosso e il giallo: partecipa in maniera ininterrotta al Palio dal 1970, anche se vittorie non ne sono arrivate molte. Fortunatamente, però abbiamo trionfato nell’edizione 2018, e domenica ci presenteremo in piazza come detentori del Palio.

C’è una curiosità o un aneddoto che ricorda del suo borgo?
Diciamo che la particolarità che ha fatto divertire tutti è stata quando un anno abbiamo sfilato con un dromedario. E’ stata davvero una sorpresa, non solo per noi ma per tutto il paese, anche perché sulle colline questo animale non si era mai visto. Forse qualcuno se lo ricordava in qualche circo di passaggio nei nostri paesi, ma per il nostro Palio è stato un vero e proprio evento.

Come vi presenterete in piazza domenica?
Cercheremo di onorare al meglio il nostro titolo da detentori. Sappiamo già che non sarà facile riuscire nell’impresa dello scorso anno ma ce la metteremo tutta.

Il tema della sfilata di Borgo Torre è “Il trattato commerciale tra i conti di Cocconato e la Repubblica di Genova”. I corridori del Borgo Torre sono Michele Tortia, Marco Baio, Andrea Gamba, Jacopo Ogliengo, Alberto Ogliengo, Matteo Vettori, Francesco Villa.

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