Nizza ritorna dal Palio straordinario di Asti con qualche rammarico

Domenica 1 Settembre si è corso ad Asti il Palio Straordinario, celebrativo dei 1900 anni dal Martirio di San Secondo, Patrono della Città.

A suggellare questa straordinarietà sono stati assegnati due Palii: uno riservato ai Borghi e ai Rioni della Città di Asti, vinto dal Rione Cattedrale che, grazie al Cavallo Ribelle da Clodia, montato dal Fantino Dino Pes, detto “Velluto”, si è aggiudicato un successo che al rione mancava dal 1977; l’altro, riservato ai Comuni, è stato vinto da Baldichieri che ha trionfato grazie al cavallo Farfadet du Pecos, che dopo la caduta del proprio fantino Mattia Chiavassa, detto Geronimo, ha dato vita a una clamorosa rimonta sfociata nella vittoria, la prima assoluta per questo Comune, che si è lasciato alle spalle, rispettivamente, le “accoppiate” di: Castell’Alfero, San Damiano, Montechiaro, Nizza, Canelli e Moncalvo.

rione di nizza monferrato

Questo risultato ha lasciato un po’ di amaro in bocca al Comitato Nicese che, alla vigilia della corsa, confidava che il proprio Fantino senese Alessandro Cersosimo, detto Nando, e il Cavallo Portorose, potessero regalare, ai colori giallorossi, un posizionamento all’arrivo, decisamente migliore del 5 posto conseguito in gara.

Di tale avviso è il Rettore Giallo-Rosso: Francesco Diotti che, pur non soddisfatto, dell’esito della corsa precisa: “Non rinnego in alcun modo le scelte tecniche, mie e del Direttivo, che hanno portato all’individuazione di quest’accoppiata fantino-cavallo, che del resto ben aveva fatto in passato in questa e in altre competizioni, per prendere parte con velleità ambiziose a questa corsa “secca”, denominata Palio dei Comuni. A proposito di questo Palio Straordinario, con formula innovativa, ma alquanto discutibile, mi permetto di dire in merito che: per necessità di diretta televisiva e per la vanità del Sindaco Maurizio Rasero di voler mostrare il proprio volto in TV, il Primo Cittadino Astigiano ha, a mio modo di vedere, distrutto lo spirito del Palio che è infatti: attesa, tempi di mossa che devono maturare e imprevedibilità. Se si toglie tutto questo il Palio diventa una corsa regolare da Ippodromo. Facendo ciò: da qui a portare e gabbie di partenza in Piazza Alfieri il passo sarà brevissimo. Un pizzico di delusione non m’impedisce però certo di ringraziare quanti hanno aiutato me, e il mio Direttivo, a prendere parte più che dignitosamente a questa competizione: in primis, i miei famigliari, tutti i componenti del Comitato, in particolare coloro che hanno curato la preparazione degli sbandieratori e l’allestimento del corteo storico, l’Amministrazione Comunale con cui si è fattivamente collaborato, tutti gli sponsor e soprattutto le ditte: Ebrille, Distillerie Berta e Casa Mia Rosbella. Per quanto riguarda il futuro: preciso che mi rendo disponibile a proseguire la mia attività all’interno del Comitato Palio Nicese ma che (come del resto i miei Vice) intendo lasciare il ruolo di Rettore, essendo giunto ormai al termine del mio mandato triennale.”

rione di nizza monferrato

In attesa di conoscere la formula del Palio di Asti 2020, che non sarà più Straordinario come quello 2019, ma che non è affatto detto che ritorni ad essere una “tenzone” con 21 partecipanti, tutti intenti a conseguire la vittoria di un unico Drappo, e in attesa di sapere chi ricoprirà nel Comitato Palio Nicese il ruolo di nuovo Rettore, è corretto rimarcare che, anche se questo Palio non resterà certo memorabile per il risultato conseguito in pista, resta comunque il fatto che Nizza è riuscita lo stesso, come del resto è avvenuto anche in tante altre precedenti edizioni della corsa, a lasciarsi alle spalle Canelli.

rione di nizza monferrato

In foto:  i sostenitori di Baldichieri festeggiano la vittoria attorniati dai rappresentanti degli altri Comuni partecipanti; lo striscione di contestazione verso la nuova formula del Palio; gli sbandieratori nicesi; gli sfilanti nicesi.