Lettere al direttore
Lotta studentesca, un manifesto ad Asti contro Facebook
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Riceviamo e pubblichiamo.
“Nel periodo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario” ecco cosa diceva Orwell in “1984”, romanzo fantascientifico che denunciava un ipotetico regime pseudo-democratico che si nascondeva dietro un “grande fratello”, che guardava tutto e tutti in ogni singolo istante della vita.
A quanto pare dovremmo ricrederci sul fatto che sia fantascienza.
Tra il 9 e il 10 settembre 2019, Facebook (azienda privata con sede in California) ha deliberatamente cancellato centinaia di pagine di Forza Nuova, Lotta Studentesca, Casapound, Blocco Studentesco, Azione Studentesca e Casaggì, con annesse le varie strutture satellite e centinaia di profili privati di militanti, simpatizzanti e chiunque abbia speso una parola in difesa di questi movimenti.
Il fatto è gravissimo.
In poche parole la libertà di pensiero e di espressione è regolamentata da dei privati senza nome, luogo, data e deliberazione ufficiale e senza i consueti strumenti giuridici e democratici (non puoi fare ricorso, appello o rivolgerti ad un giudice), che possono eliminare centinaia di pagine e profili privati che democraticamente, rispettando i parametri della legalità, esprimevano semplicemente opinioni con cui si può essere d’accordo o meno ma comunque opinioni.
E allora facciamo attenzione perché alla luce di ciò siamo tutti sotto una grande lente d’ingrandimento dove non è tollerata alcuna voce fuori dal coro. Siamo spiati, monitorati e obbligati a seguire il pensiero unico, ci fanno credere di essere liberi in una dittatura totale che porta i panni di una libera società liberista e democrazia.
Il gioco è stato scoperto.
Fai attenzione.
IL GRANDE FRATELLO TI GUARDA!
Uff. Stampa Lotta Studentesca