Lotta ai colombi a Buttigliera d’Asti

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E’ stata pubblicata in questi giorni a Buttigliera d’Asti un’ordinanza sindacale per far fronte alla proliferazione dei colombi in paese.

I colombi urbanizzati presenti sul territorio sono aumentati in misura eccessiva, con grave rischio di  compromissione dell’equilibrio ecologico/ambientale urbano. Le problematiche sono infatti numerose, come evidenziato nello stesso documento firmato dal sindaco Guido Fausone.

Le deiezioni e le eventuali carcasse dei colombi determinano rilevanti problemi di igiene ambientale e di potenziale pericolo sanitario negli edifici nei quali sono insediati, in quanto potenziali veicoli di trasmissione di alcune malattie, sia per via respiratoria (il guano essiccato si polverizza nell’aria), sia attraverso la contaminazione di alimenti.

Fabbricati disabitati e depositi di prodotti agricoli favoriscono inoltre l’insediamento dei volatili.

A seguito quindi dell’aumento di segnalazioni da parte di cittadini che lamentano danni e inconvenienti, si è proceduto con l’ordinanza per limitare le pratiche di alimentazione dei colombi e prescrivere misure di igienizzazione e dissuasione alla nidificazione per prevenire un aggravio della situazione.

Secondo l’ordinanza gli amministratori di condominio e i proprietari di singole unità residenziali o di aree/superfici scoperte devono provvedere alla pulizia e alla disinfestazione delle parti degli edifici interessati da eventuali sedimentazioni di escrementi di colombi, alla rimozione delle carcasse, dei nidi, delle uova ove esistenti; all’accurato tamponamento di ogni apertura o anfratto, specie nei sottotetti, mediante opere in muratura e/o apposizione di reti, e l’apposizione di dissuasori, comunque tutti sistemi incruenti.

Le aziende produttive, agricole, commerciali ed artigianali esistenti nell’area urbana è richiesto di porre in essere tutti gli accorgimenti atti all’allontanamento dei volatili dagli impianti ed immobili di loro proprietà ove gli stessi volatili possano trovare fonte di approvvigionamenti.

E’ vietato infine a chiunque somministrare alimenti di qualsiasi genere e in qualsiasi luogo ai colombi presenti allo stato libero sul territorio urbano.

Per l’inadempienza alle misure indicate, sono previste multe da 25 a 500 euro.

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