L’Ordine Assistenti sociali del Piemonte incontra l’Assessore Caucino della Regione Piemonte

Rosina: Si è deciso di lavorare insieme nell'interesse di un sistema spesso lasciato solo e con risorse scarse

L’Ordine Assistenti Sociali del Piemonte ha incontrato presso la Regione Piemonte l’Assessore alle politiche sociali, Chiara Caucino.

Un incontro durato un’ora e mezza, dedicato alla conoscenza reciproca e a porre le basi per una collaborazione fruttuosa. A rappresentare gli assistenti sociali piemontesi erano presenti Barbara Rosina (Presidente) e Antonio Attinà (vice-Presidente).
«Quello con Caucino è stato – afferma Barbara Rosina (Presidente Ordine Assistenti sociali del Piemonte) –  un dialogo aperto e sincero. Nelle prime battute, l’Assessore ha dichiarato di essere dalla parte dei minori, degli anziani e degli invalidi. Questa breve presentazione ci ha fatto capire che avremmo parlato lo stesso linguaggio. Il caso di Bibbiano ha destato in tutti noi, e anche legittimamente nell’Assessore, sconcerto e preoccupazione. Abbiamo fatto presente di esserci da subito attivati per controllare i nominativi delle persone coinvolte, verificarne la competenza territoriale e fare segnalazione al Consiglio di disciplina. Nessun assistente sociale del Piemonte è ad oggi coinvolto, monitoriamo però la situazione».
Durante l’incontro sono stati tratteggiati gli elementi di un sistema complesso e sono state narrate le tante difficoltà che gli assistenti sociali devono affrontare quotidianamente.

«Fin dal primo giorno di assunzione, un assistente sociale dei servizi territoriali-  afferma Antonio Attinà (vice-Presidente Ordine Assistenti sociali del Piemonte) – si trova a dover supportare anche più di cento nuclei familiari, senza la possibilità da parte dei colleghi più anziani di offrirgli un adeguato affiancamento. Il carico di lavoro, unito alle scarse risorse disponibili e al turn over dei professionisti dentro le organizzazioni, compone un contesto sfidante anche per gli assistenti sociali più esperti.

Nel colloquio, cordiale e costruttivo, è emersa la volontà dell’Assessore a tenere viva una collaborazione che era già presente in passato ed è stata ulteriormente rafforzata nel 2018 con la ratifica di un protocollo d’intesa tra le due istituzioni. Attinà osserva: «L’ampio spazio che l’Assessore ha dedicato a questo incontro è per noi un segnale positivo ed è stato possibile sottolineare quanto sia importante lavorare su una narrazione positiva dei servizi sociali che possa contribuire a migliorare il clima nel quale lavorano tutti i giorni quasi 2.500 Assistenti Sociali Piemontesi».

Rosina afferma: «Il rafforzamento delle risorse dedicate ai Servizi sociali e l’ampliamento delle collaborazioni tra sociale e sanitario tratteggiano l’unica via percorribile per agire in ottica preventiva, per questo ci auguriamo che anche all’interno dell’Ente regione i due assessorati lavorino in stretta sinergia. L’Assessore auspica ad “allontanamenti zero”. Nella convinzione che il numero agognato purtroppo non possa essere raggiunto perché i maltrattamenti e gli abusi sui minori esistono e il minore deve essere messo in protezione, si può però tendere insieme verso un modello di eccellenza. Lei stessa ha dichiarato di aver visitato strutture in cui ha visto bambini rinati. Partiamo da lì!».

Tra i diversi argomenti affrontati si è parlato anche dell’utilizzo dei Social Media e di come l’Assessore Caucino sia presente sul web con l’intento di rendere visibile il proprio lavoro. Rosina conclude: «E di ieri un articolo nel quale le dichiarazioni dell’Assessore sono commentate con ipotesi di possibili commistioni tra comunità per minori e Assistenti Sociali. Ci auguriamo che non vi siano più commenti di questo tipo che possono contribuire al peggioramento di un clima di sfiducia che già riduce le opportunità di sostegno per le persone in situazioni di difficoltà. La conoscenza e la collaborazione possono portare una maggiore consapevolezza del ruolo strategico del servizio sociale nella tutela dei minori e delle loro famiglie a tutti i livelli».