Federico Robino, rettore di Baldichieri: “Una vittoria di Orgoglio in tutti i sensi, sofferta ma meritata” fotogallery

L’edizione straordinaria del Palio di Asti 2019 sarà ricordata per le due corse, per il ritorno al successo tra i borghi di Cattedrale dopo 42 anni, ma soprattutto per la prima storica vittoria di Baldichieri, che si è aggiudicato il Palio dei Comuni.

Il giorno successivo alla corsa, la parola al rettore del Comitato Palio di Baldichieri, Federico Robino.

Una notte di gioia e di emozioni per Baldichieri: come avete festeggiato?

“Abbiamo festeggiato come era giusto fare, tornando in paese a Baldichieri e condividendo la gioia per la vittoria con tutti. Sulla piazza erano in tantissimi ad attendere il nostro arrivo e questo ci ha fatto davvero molto piacere; so che in molti hanno fatto il tifo per noi da casa, ma anche sulle tribune l’affiatamento non mancava. Per festeggiare ci siamo radunati tutti in chiesa e abbiamo bevuto brindando al Palio.”

Una vittoria “di Orgoglio” in tutti i sensi: ve la aspettavate?

“Fare pronostici sul Palio è sempre difficile e anche quest’anno nessuno poteva sapere con certezza in anticipo come sarebbero andate le cose, che sono rimaste incerte fino quasi all’ultima curva. Ieri siamo scesi in piazza con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per poter conquistare la vittoria che cercavamo da tempo, ma il più grande merito è del nostro caro Orgoglio, un piccolo cavallino dal cuore straordinario che stamattina, per prima cosa, siamo andati a trovare nella stalla.”

Come giudicate la formula del Palio di quest’anno?

“Il disappunto dei Comuni per la decisione di fare due Pali è stato manifesto e lampante per tutto l’anno, era inevitabile che ieri il dissenso non esplodesse. La nostra è stata una vittoria di tutti, borghi, rioni e comuni, che abbiamo sentito molto vicini. Resta il fatto, comunque, che il Palio non può essere un gioco personale e pertanto chiediamo a gran voce di ritornare alla formula tradizionale, che rende omaggio agli 800 anni di storia che rendono la nostra manifestazione astigiana unica nel suo essere.”