Asti, il Consiglio del Palio incandescente diventa un fuoco di paglia

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Se resa dei conti ci doveva essere, questa è stata sicuramente rimandata a data da destinarsi.

In sintesi questo è stato l’esito del Consiglio del Palio che si è svolto ieri sera, martedì 10 settembre, in sala consiliare. Una seduta che, nelle intenzioni, doveva servire per tracciare un bilancio dell’edizione straordinaria del Palio 2019 e guardare al futuro della manifestazione.

Forte era anche l’attesa per una presa di posizione dei comuni, soprattutto dopo le vivaci proteste che sono state scatenate in piazza al termine della corsa vinta dal Comune di Baldichieri. Ma, come nel migliore dei colpi di scena, nulla di quanto atteso si è concretizzato durante i 10 minuti scarsi del Consiglio del Palio. Una seduta dove, al di là dei complimenti ai due vincitori e alle considerazioni di rito, nulla è trapelato su quello che sarà il destino prossimo della nostra Festa.

Spazio solo per un paio di interventi da parte del capitano del Palio Michele Gandolfo e il presidente della commissione tecnica Andrea Marchisio, che però non hanno toccato le importanti tematiche che si attendevano alla vigilia. E al momento delle repliche, da parte dei vari rettori non si sono sollevate alcun tipo di obiezioni. Sicuramente però il dibattito sull’edizione 2020 non finirà qui: la volontà del sindaco è quella di discutere ulteriori modifiche al palio partendo da un meccanismo di sorteggio dei cavalli.

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