“Ad Asti il turismo ancora non riesce a crescere”

Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di Davide Palazzetti.


Dai risultati di una recentissima indagine tra le strutture ricettive astigiane si evidenzia che le presenze turistiche in città continuano ad essere in calo

Da molte parti si è detto e letto di turisti in crescita ad Asti nei primi nove mesi del 2019, affermazioni importanti e diffuse, speranza di tutti, non ancora supportata però da alcun dato numerico.

In un’era in cui, giusto o sbagliato che sia, si è abituati a sapere tutto e subito, aver possibilità di discutere sull’andamento turistico cittadino, forti di dati, solo una volta l’anno, quattro mesi abbondanti dopo la fine della stagione, non è certo granchè.

Per capirci qualcosa, l’unica era chiederlo direttamente alle strutture ricettive. Il punto di partenza un 2018 terribile: presenze turistiche in città calate del 12%, nonostante una grande mostra negli ultimi quattro mesi dell’anno, Chagall.

Veniamo ai numeri: si sono intervistate, negli scorsi giorni, 26 delle 98 strutture ricettive del Comune di Asti, rilevate dall’Osservatorio Turismo Piemonte. Obiettivo capire come fossero andati i primi nove mesi 2019 rispetto ai primi nove dell’anno scorso. 438 posti letto su 1.777 totali, un ottimo campione, pari a circa il 25% dell’offerta. 236 posti letto di hotel e 202 di B&B, agriturismi e affittacamere, per aver proporzionalità di analisi anche nella tipologia.

Gli hotel hanno evidenziato un 5% di contrazione, indifferentemente dall’origine del turista. Per le strutture ricettive extralberghiere invece è emersa una leggera crescita per quelle fuori città, che sono 41 su 84, nell’ordine medio del 2%, grazie ad un apprezzabile sviluppo delle presenze nei 14 agriturismi sparsi sul territorio comunale, stabili invece quelle in ambito urbano. Dominante tra queste strutture la variazione dei mercati esteri di origine: meno olandesi e inglesi, più nordici e svizzeri.

Riassunto, fatte tutte le dovute proporzioni, il turismo ad Asti, nei primi nove mesi 2019, non è cresciuto. Si è contratto dell’1,5%, in piena media nazionale. Nulla rispetto allo scorso anno, peccato che, per capire il valore delle presenze turistiche in città, le due percentuali negative si debbano sommare.