Lettere al direttore

Europa Verde sul Palio di Asti: “Quando la tradizione incontra l’incultura: la corsa all’insegna dell’inciviltà”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera della Federazione dei Verdi nazionale.

L’atto finale di una serie di eventi che precedono il martirio, una vera arretratezza culturale degna di chi governa la città di Asti.
I Cavalli che correranno “i palii” (non più al singolare ma al plurale, non bastava una sola oscurità culturale, meglio due inciviltà per il progresso dell’ignoranza) potranno finalmente soddisfare l’arretratezza culturale di quelle persone che dall’alto del loro senso del rispetto delle tradizioni possano finalmente soddisfare il loro senso di superiorità di specie, e non gli frega nulla se a quei poveri cavalli rischiano la vita per il proprio godimento.

Europa Verde, la Federazione nazionale dei Verdi, contraria a qualsiasi forma di speculazione ed uso di altri esseri senzienti negli spettacoli e nelle manifestazioni di piazza, propone: la Cultura, l’intelligenza, la civiltà e il benessere degli altri animali, spettacoli nelle contrade, nei cortili e nelle piazze dei borghigiani, eventi storici, culturali che riportano alla memoria avvenimenti medioevali e rinascimentali con spettacoli e teatro di strada al posto di quell’oramai superata e fuori dai tempi e dall’etica che le corse dei cavalli oggi purtroppo rappresentano il Palio di Asti.

La contrada che meglio avrà rappresentato un evento storico attraverso l’intelligenza e la capacità degli uomini di esprimersi nello spettacolo e nella cultura, riceverà un premio sociale offerto dal Comune di Asti, un modo più civile di intendere il Palio.

Per la Federazione dei Verdi nazionale
Il consigliere federale Giuseppe Sammatrice

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