Lettere al direttore

Giovanni Boccia: “Credere all’età dei presunti “minori” pone gravi problematiche”

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Riceviamo e pubblichiamo

“Gentilissimo signor Direttore,
premettendo che dalla mia riflessione sono esclusi tutti coloro che sbarcano attaccati al materno seno o alle sottane delle proprie mamme, rilancio, ancora una volta, il mio grido d’allarme, relativamente alle future conseguenze sociali a cui porterà questa scellerata gestione degli immigrati. Scelleratezza che risale al 2011 (investendo quindi diversi Governi).

Voglio sottolineare la pericolosità nel credere all’età dei presunti “minori” e le gravi problematiche che essi pongono oggi, dal punto di vista economico, e che porranno domani dal punto di vista sociale, culturale e previdenziale.

Signor Direttore, coloro che all’arrivo in Europa si dichiarano minori, non lo sono affatto, almeno per il 99% dei casi. Chi me l’ha detto? Loro stessi! Conosco bene l’Africa, dove mi reco spesso per progetti umanitari, e qui ad Asti, parlo personalmente con tantissimi immigrati e quasi tutti, mi confermano che gli è stato “consigliato” di alleggerire l’età; ma…….non di uno o due anni bensì, mediamente, dagli 8 ai 15.

Giocando sul fatto poi che gli africani hanno in genere poca peluria e il viso più giovane della vera età ed ancora, che i controlli singoli sulla veridicità anagrafica, non possono essere effettuati (costerebbero milioni di euro bloccando inoltre migliaia di uomini delle forze di Polizia in tal senso, e per non parlare poi delle varie visite ed accertamenti diagnostici d’obbligo, da farsi negli Ospedali), ecco che così, il gioco diventa facile.

I nostri governanti (sempre quelli dal 2011 in poi), che non sanno nemmeno dove si trovi Agades (cercate su internet e capirete), ci stanno portando verso una società che imploderà su se stessa, altro che integrazione! Società in cui ci saranno infiniti soggetti con identità fasulle, nazionalità false ed età non vere.

Signor Direttore, che società futura andremo a lasciare ai nostri figli e nipoti. Un esempio? Chi dichiara oggi di avere 16 anni ed invece ne ha in realtà ben 32 (casi per nulla isolati) significa che, andando in pensione presumibilmente a 67 anni, in effetti ne avrà 83. Giudicate voi!

Per chi volesse, poi, si documenti (basta cercare in rete) sui costi diretti ed indiretti, che gravano sulle casse dello Stato Italiano, quando si tratta di “accudire” un minore (indipendentemente dalla nazionalità), lo si moltiplichi per decine di migliaia ed il conto in euro (con parecchi zeri) non sarà …..di poco conto.

Non entro nel merito della discussione “porti aperti o chiusi”, e ciascuno resti pure della propria opinione, ma la realtà odierna è oramai irreversibile e le conseguenze devastanti sono già davanti agli occhi di tutti e solo chi dovrebbe vederli ed interpretarli, non vuol accettarli, e anzi, ne sminuisce la gravità.

Che tristezza, signor Direttore!”

Giovanni Boccia
Presidente del Consiglio Comunale di Asti

P.S. Altra precisazione. Dalla mia analisi, ovviamente, sono esclusi siriani, afgani, iracheni e coloro che provengono dal corno d’Africa.

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