Attraverso Festival fa tappa in Valle Belbo: il programma degli appuntamenti

Saranno giorni particolarmente intensi in Valle Belbo per il fermento culturale di Attraverso Festival. Da giovedì 29 agosto a domenica 1 settembre tra Nizza, Calamandrana, Canelli, con finale a Mombaruzzo.

Ecco il calendario degli appuntamenti:

Giovedì 29 Agosto
NIZZA MONFERRATO, Giardino di Palazzo Crova
Ora 18.30, ingresso gratuito
GIANNI MINOLI intervistato da GABRIELE FERRARIS
Dalla green economy alla politica contemporanea
Degustazioni di vini e prodotti locali a cura di Enoteca di Nizza, Arione e Le Dolcezze del Pep

Giovanni Minoli, nato a Torino, ma Romano d’adozione, è forse il giornalista televisivo per antonomasia, colui che ha saputo ideare alcuni dei programmi storici e più innovativi della Rai, alternando il ruolo di autore a quello di conduttore o di dirigente di struttura. Ricordiamo, tra i tanti, Mixer (di cui è stato conduttore), Quelli della notte (con Renzo Arbore), Aboccaperta (con Gianfranco Funari), Blitz (con Gianni Minà), La storia siamo noi (con Piero Corsini) e la fiction Un posto al sole. Ha lanciato molti volti televisivi di successo come Milena Gabanelli, Bianca Berlinguer, Sveva Sagramola, Myrta Merlino, Massimo Giletti e Annalisa Bruchi. Ha ricoperto il ruolo di direttore di reti Rai: Rai 2, Rai 3, Rai Educational e il canale Rai Storia, da lui ideato. Più recenti le collaborazioni con Radio24 (Mix24 per quattro stagioni) e La7 per la quale ha condotto il programma Faccia a faccia. L’ultima creazione per National Geographic è il programma Green Leader, in onda tutti i lunedì su Sky. In libreria attualmente anche “Il cancro ha già perso”, un libro scritto a quattro mani con il professor Michele Maio, padre dell’immunoterapia, premiata quest’anno con il premio Nobel per la medicina.
Non c’è dubbio che con un personaggio di questo spessore l’incontro saprà trasformarsi idealmente in un viaggio attraverso gli ultimi 40 anni della cultura italiana, partendo sì, dalla Green Economy, l’ultimo interesse del nostro, ma spaziando attraverso la storia del costume e della televisione, il giornalismo ed anche la politica.

Venerdì 30 Agosto
NIZZA MONFERRATO, Giardino di Palazzo Crova
ore 18.30, ingresso gratuito
ALESSANDRO PERISSINOTTO e PAOLO CREPET
ne Il silenzio della collina ovvero il primo femminicidio di minore nell’Italia del secondo dopoguerra
Degustazioni di vini e prodotti locali a cura di Enoteca di Nizza Monferrato, Arione e Le Dolcezze del Pep

Alessandro Perissinotto, torinese classe ’64, autore di sedici romanzi, tra cui “Le colpe dei padri” con cui arrivato secondo al Premio Strega 2013, è tornato in libreria con Il Silenzio della Collina, un romanzo che prende le mosse da un cruento fatto di cronaca realmente accaduto: il primo sequestro di una minorenne nell’Italia Repubblicana, e scava dentro un segreto rimasto tale per oltre mezzo secolo.
Il romanzo è costruito come una come un’indagine personale del protagonista – Domenico Boschis, diventato attore di fiction a Roma – a capofitto nelle radici dalle quali da tanto tempo è scappato. Racconta una storia vera e terribile degli anni ’60 della quale ormai si sa poco o niente, la vicenda della povera Maria Teresa Novara: una ragazzina di 13 anni che in una notte di dicembre del 1968 viene “rubata da casa sua”. Non se ne saprà più niente, si rincorrono le voci che sia scappata all’estero con un fidanzato, si tende naturalmente a dare la colpa a lei, alla ragazza, che certamente era una tipa “leggera”, ma i genitori dicono che non è così e non si danno pace. Invece si scoprirà, ma troppo tardi, che Maria Teresa è tenuta prigioniera in una cascina del Roero, vicino a Canale, e “venduta” ai notabili locali, in cerca di piacere sessuale con una minorenne, nel silenzio generale di un’intera comunità. Su questa storia vera, che è avvenuta a casa nostra, molti anni prima di altre mostruosità delle quali tutti ci siamo scandalizzati, e che è stata il primo caso di femminicidio di una minore dell’Italia repubblicana, Perissinotto costruisce un plot romanzesco che è anche un’indagine sui rapporti familiari nelle nostre zone aspre e dure, sullo scarto tra superficie e sostanza e sui meccanismi talvolta perversi delle piccole comunità che proteggono, ma a volte, per spirito di autoconservazione, sanno anche nascondere.

Proprio su questo tema è costruito l’incontro di Venerdì 30 Agosto che vedrà l’autore in un dialogo con lo psichiatra, sociologo e saggista Paolo Crepet. Nessuno, infatti, meglio di Crepet che unisce le doti di scrittore, di grande comunicatore e di opinionista alla sua professione di psichiatra, esperto in particolar modo del mondo dei ragazzi e degli adolescenti, poteva affiancarsi a Perissinotto nell’analisi di questo libro e del sottotesto che gli sta dietro.

Venerdì 30 Agosto
CANELLI, Cortile dell’Enoteca
ore 21.30, ingresso gratuito
MASSIMO COTTO e NICO CARMINATI in Col tempo, sai / Avec les Temps
Durante l’evento degustazioni di vini locali a cura dell’Enoteca di Canelli

Nella serata che precede la Canelli Wine Run, la corsa non competitiva che anima le vie del borgo della cittadina monferrina nel tardo pomeriggio di Sabato 31 Agosto, Attraverso Festival arriva nel cortile dell’Enoteca di Canelli con Col tempo, sai / Avec le temps spettacolo che rilegge, tra musiche e parole, le pagine più belle della chanson e della scuola genovese, attraverso i racconti di Massimo Cotto, giornalista musicale capace di raccontare come nessun altro e ora star di Virgin Radio, le interpretazioni di Piero Sidoti alla chitarra e voce, e il pensiero, la musica e la sensibilità di Gianmaria Testa.
In poco meno di due ore scorrono le immagini in bianco e nero della rive gauche esistenzialista di Saint Germain-des-Pres e del leggendario Tabou, di Juliette Greco che si abbronzava alla luna e di Edit Piaf che cantava come “centodiecimila uccelli dall’ugola insanguinata”, come disse una volta un altro grande di Francia, Leo Ferrè, il maledetto che abitava altre latitudini; del grande Brassens e dell’immenso Brel, belga innamorato di Parigi che andò a morire alle isole Marchesi, dove “per assenza di vento, il tempo s’immobilizza, e si parla della morte come tu parli di un frutto”; di quel Gainsbourg “morto per aver bevuto troppe sigarette”, come scrisse Libération, e di quel Boris Vian che fondeva jazz e letteratura e immortalava la figura del disertore nella canzone di Francia. E poi, le canzoni che indossavano dolcevita neri e occhiali dalla montatura spessa, quelle scritte da Umberto, Luigi e Ginaccio, attorniati da quattro amici al bar e immersi in un mondo da cambiare. E poi, Faber e tutti gli altri, che hanno cantato Genova per noi che stiamo in fondo alla campagna, e la Parigi che non smette di brillare anche quando si addormenta.
Uno spettacolo per (ri)scoprire chi erano questi grandi e ricordarci chi siamo.

Sabato 31 Agosto
CALAMANDRANA ALTA, Cortile del Castello
ore 21.00, ingresso 20 €
MARCO PAOLINI in Filo Filò
Degustazione di prodotti del territorio a cura de I Talenti

h. 11.30 – Ex Stazione – Biblioteca Monferrato Gate
PATRIZIA PASSERINI presentazione del libro Andar per vini e vitigni (Il Mulino editore)
in collaborazione con Maramao Società Cooperativa Agricola Onlus – richiedenti asilo
A seguire aperitivo solidale a cura di Maramao

“Filo Filò. Una forma magra di teatro, senza scena e senza personaggi, non una storia ma un filo di storie tenuto insieme con mestiere (quel che basta) e necessità (quella non manca). Era filò nel Veneto “una veglia contadina nelle stalle durante l’inverno ma anche interminabile discorso che serve a far passare del tempo… e niente altro”, così diceva Andrea Zanzotto. Un passatempo, non uno spettacolo quindi. Un racconto dialogante nelle intenzioni di chi lo propone oggi a teatro, un invito agli spettatori a far filò insieme.
La globalizzazione, Internet, l’intelligenza artificiale, la bíoingegneria producono accelerazione e discontinuità che danno eccitazione e disorientamento, stupore e nuove abitudini. Le nuove applicazioni hanno bisogno di acceleratori, di incubatori di idee. Allora il filò a teatro serve a rallentare il flusso, a unire i puntini del disegno attraverso la forza dell’oralità. L’oralità che fa da bussola, che smaschera i termini difficili (smontandone la forma e i tecnicismi) per renderli narrabili.
Filo filò dunque. Filo di parole per tessere domande utili e cercare la strada per rispondere. Filo da perdere ogni tanto per passatempo, ma da ritrovare per far filò. Filo di lana che lega i discorsi per farli diventare storie che passino di bocca in bocca, di sera in sera, anche per non perdere il filo del presente e per provare a costruire un futuro condivisibile come chiedono con forza le nuove generazioni agli adulti. E non solo per il clima ma anche per l’aria che tira su tutto il resto.
Per chi volesse sapere gli argomenti possibili del filò: si potrebbe parlare di strade romane, dell’algoritmo della felicità e della miseria, del ritorno del selvatico e dell’agricoltura di città, della fotografia degli antenati, di bío e nano tecnologie, di zia Adenina e zia Timina, del Tamagotchi, di cosa fanno gli hackers, delle macchine intelligenti, della casa veccia e della casa nova, del lavoro che conviene fare, del telepass, dello studio che non conviene fare, di quel che vale e di quello che varrà ancora, delle reti, delle bottiglie, di fossili e rinnovabili, dell’orologio Wagner e di aggiornamenti, del Papa, e volendo anche di termodinamica e dell’Italia.”

Il movimento Friday for future, nato e orientato dal pensiero di giovani tra i 14 e i 18 anni, si rivolge agli adulti, a chi ha potere e responsabilità ponendo con urgenza domande sul futuro. Nei giorni successivi alla prima mobilitazione del 15 marzo 2019 Marco Paolini ha indirizzato una lettera a classi di studenti delle superiori. Sotto la guida degli insegnanti gruppi di studenti l’hanno discussa rispondendo alla sollecitazione articolando speranze e preoccupazioni sul futuro in forma di domande. È partendo da alcune di quelle domande che si dipana il Filo Filò, senza la presunzione di saper rispondere, ma con l’impegno di raccogliere e condividere gli stimoli e di costruire una narrazione che ne tenga conto, con rispetto e attenzione.

Sabato 31 agosto
NIZZA MONFERRATO, Giardino di Palazzo Crova
ore 18.30, ingresso gratuito
LUCIANA LITTIZZETTO intervistata da Gabriele Ferraris
Degustazioni di vini e prodotti locali a cura di Enoteca di Nizza, Arione e Le Dolcezze del Pep

Lei è la donna che ha sdoganato l’accento piemontese al cinema e in tv, impresa tutt’altro che semplice. E’ colei che ha baciato Pippo Baudo in diretta sul palco dell’Ariston, al Festival di Sanremo 2003. E’ irriverente, è una finta ingenua dell’umor luciferino.
Nasce pianista e insegnante di musica, diventa cabarettista, attrice, conduttrice, opinionista, scrittrice di successo. E’ di Torino, figlia di un lattaio di Borgo San Donato, e la sua città non l’ha mai lasciata. Lei è Luciana Littizzetto e a Nizza si racconta in un dialogo con Gabriele Ferraris, suo “capo” al tempo di Torino 7 che Gabriele dirigeva e sul quale Luciana teneva una rubrica fissa tutte le settimane. Un racconto di 30 anni di carriera, cominciata alla fine degli anni ’90 con Avanzi, programma rivelazione di Serena Dandini sui Rai3 e proseguita senza interruzioni fino ad oggi, presenza fissa accanto a Fabio Fazio in tv, dal 2005, attrice di successo in molte pellicole degli anni 2000 (“Ravanello Pallido”, “Aspirante Vedovo” con Luciana nel ruolo che fu della grande Franca Valeri, “Manuale d’amore 2”, “Maschi contro femmine”, “Genitori &Figli” e molti altri), scrittrice di autentici bestsellers (“Sola come un gambo di sedano”, “L’educazione delle fanciulle a quattro mani con Franca Valeri, “I dolori del giovane Walter” fino all’ultimo in ordine di tempo “Ogni cosa è fulminata” del 2018).

Sabato 31 Agosto
CANELLI visite guidate con interventi artistici di letture a cura di Paolo Tibaldi e musica a cura di Walter Porro, nella Cattedrale Sotterranea Bosca (Orari di visita h. 11.00 – h. 15.00 in italiano – h. 17.00 in inglese)

h. 18.30 presentazione del libro “Tutto ciò che il Paradiso permette” di Manuela Caracciolo presso al Relais Villa del Borgo. A seguire aperitivo

Capitale dello spumante e meta turistica per le sue Cattedrali Sotterranee, Canelli torna a essere protagonista tra le vie del suo borgo e le storiche cantine per il vino che percorrono il sottosuolo della città.
Sabato 31 Agosto nella Cantina storica Bosca, a cura di Attraverso Festival, alcuni interventi artistici di letture con l’attore Paolo Tibaldi e di musica con il grande fisarmonicista Walter Porro (ha lavorato e lavora con Giorgio Conte, Arisa, Mauro Pagani e Massimo Ranieri) arricchiscono nel corso di 3 appuntamenti speciali distribuiti lungo tutta la giornata, la già suggestiva visita tra le gallerie e i grandi saloni sotterranei dove riposa lo spumante metodo classico. Orari di visita h. 11 e 15 in italiano, alle 17 visita guidata in inglese.
Entrare nelle Cattedrali Sotterranee Bosca significa immergere i sensi in un viaggio nella magia delle bollicine, nell’avanguardia della luce e nel fascino dell’arte. Navate, deambulatori, transetti si aprono in grandi crociere come ad essere realmente in una Grande Cattedrale. Proprio qui nasce il nome di queste costruzioni ipogee che si susseguono come un grande serpente con stili diversi per tutto il sottosuolo di Canelli.
E poi, per finire bene la già ricca giornata, all’ora dell’aperitivo, sulla terrazza del Relais Villa del Borgo l’astigiana Manuela Caracciolo presenta il libro Tutto ciò che il paradiso permette.
Per prenotare la visita guidata alle Cattedrali Sotterranee Bosca: www.bosca.it/cantine/ – sezione PRENOTA

Domenica 1 Settembre
MOMBARUZZO, Cortile dell’ex Asilo San Luigi di Via Trieste / Via San Antonio, ore 18.30, ingresso gratuito
ENRICA TESIO e MAURO “MAO” GURLINO in Gli adulti non esistono – Studio n° 1
A seguire aperitivo presso Casa Visconti

Mombaruzzo, il Comune astigiano celebre per i suoi prelibati amaretti e il suo ospitale borgo, è un’altra delle novità del festival Attraverso 2019.
Nell’accogliente e caratteristico cortile dell’ex Asilo San Luigi di Via Trieste, quasi un hortus conclusus, verrà proposto lo studio del nuovo spettacolo di Enrica Tesio e Mauro “Mao” Gurlino, un progetto divertente, caratterizzato da poesia e ironia, che prende le mosse, in prima istanza, dall’ultima pubblicazione della Tesio: “Filastorta d’amore – Rime fragili per donne resistenti” (Giunti)
Hai scoperto che la fata dei denti non esiste, Babbo Natale non esiste, il principe azzurro non esiste, forse non esiste nemmeno Dio, non esiste l’amicizia tra uomo e donna, non esiste il lieto fine, non esistono le donne che bevono tisane guardando fuori dalla finestra con i calzettoni e le gambe nude, la vita raccontata su instagram non esiste. tutte queste cose le hai scoperte crescendo. Ma, ora che sei grande, cosa succederebbe se realizzassi che a non esistere sono gli adulti?
Due amici (due genitori, forse amanti, forse vicini di casa) un uomo e una donna alla soglia dei quarant’anni, si interrogano su una fase della vita che il mondo chiama maturità e che invece si è rivela essere una nuova adolescenza: una quarantolescenza.
Conduce il gioco Lei, una ragazza degli anni Novanta, madre di due bambini, moglie separata, figlia sgangherata delle icone della sua giovinezza: portatrice di cocomeri dai tempi di Dirty Dancing, aspirante Amélie Poulain con il risultato di sembrare un’hamish lesbica, una che si è fatta insegnare l’amore da una prostituta e un puttaniere (Pretty Woman docet), venuta su a massime di vita come “sii te stessa”, senza decidere mai quale delle sue personalità multiple scegliere.
Le fa da controcanto, voce e chitarra, Lui, che negli anni Novanta un’icona di MTV lo è stato davvero, musicista stropicciato, padre, eterno fidanzato, cantastorie stralunato. Insieme parlano, recitano poesie, le suonano, ballano e mettono a nudo le loro paure e le loro speranze. Uomo-donna, passato-futuro, amore-disincanto, figli-genitori sono i campi su cui duettano Lei e Lui, ridendo di sé e della vita. Sapendo che, qualsiasi cosa sperassero per il proprio futuro, la vita è, è stata e sarà sempre, una lunga smentita.

ENRICA TESIO, scrittrice e blogger torinese, ha due figli, due gatti e un mutuo. Laureata in Lettere con indirizzo cinematografico, fa la copy da quando aveva 20 anni. Nel 2015 ha pubblicato per Mondadori il romanzo La verità, vi spiego, sull’amore e nel 2017 per Bompiani il suo secondo romanzo Dodici ricordi e un segreto. Nel maggio 2019, sempre per Bompiani è uscito Filastorta d’amore – rime fragili per donne resistenti
MAO, nome d’arte di Mauro Gurlino, cantautore, chitarrista, conduttore, attore, padre torinese, ha raggiunto la notorietà nazionale negli anni novanta nel ruolo di leader della band Mao e la Rivoluzione e per la sua co-conduzione insieme ad Andrea Pezzi del programma televisivo Kitchen su MTV. E’ autore di due romanzi musicali, Meglio tardi che Mao (2011) e Olràit! Mao sogna Celentano e gliele canta (2013). Molti i dischi e le collaborazioni musicali realizzati