Riuscito il lancio della “mini Columbia” dall’aviosuperficie di Castello d’Annone: la sonda recuperata a Chiavari fotogallery

In occasione del 50°anniversario della missione Apollo 11 che inviò il primo uomo sulla luna, questa mattina la base dell’Aviosuperficie Astigiana di Castello di Annone, è diventato lo spazioporto del PVI (Piloti Virtuali Italiani) e TSA (Turin Space Activity) da cui ha perso corpo la missione Near Space.

Un modello in scala 1:6 della capsula Columbia completa di cockpite con a bordo le sculture dei tre astronauti, raffiguranti i volti di Armstrong, Aldrin, Collins, è stato lanciato, con l’ausilio di un pallone sonda, ad una altitudine tra i 35/40 mila km. in piena atmosfera ai confini dello spazio. La capsula, durante il volo, ha raccolto e inviato dati telematici direttamente al Centro Controllo Missione, grazie al computer di bordo con tecnologia Arduino.

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Come previsto la sonda è ammarata al largo di Chiavari, dove è stata recuperata circa due ore e mezza dopo il lancio, avvenuto a Castello d’Annone intorno alle 13.40 in ritardo rispetto l’ora stabilita alla vigilia (le 12 esatte).

Una scatola nera (black-box) ha archiviato i dati in volo in una memoria interna. La navicella Columbia ha effettuato un sofisticato esperimento scientifico basato sulle biotecnologie,per l’abbattimento delle radiazioni cosmiche letali che tanto preoccupano gli enti spaziali per i loro futuri viaggi verso Marte.

Due contatori geiger hanno registrato  l’esito dell’esperimento e quattro telecamere ad alta definizione hanno registrato per tutto il volo le meravigliose immagini della terra e le varie prospettive della capsula mentre viaggiava in atmosfera .

All’interno degli hangar dell’aviosuperficie astigiana è stato allestito un percorso modellistico e museale il quale, con l’ausilio di video, riporta indietro l’orologio di 50 anni alla scoperta della più grande avventura dell’uomo, la conquista dello spazio.