Importante corso d’arte nel laboratorio “Nicola Restauri srl” di Aramengo

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Per il quarto anno consecutivo, quindici studenti del Massachusetts Institute of Technology guidati dal professor Admir Masic prenderanno parte a ONE-MA3 – Materials in Art, Archeology and Architecture.

Nei 23 giorni di corsi, visite ed esperienze i partecipanti, si muoveranno tra Lazio, Campania e Piemonte partendo da Sermoneta. In Lazio le attività coinvolgeranno anche Ninfa, Terracina, Sabaudia e ovviamente Roma dove si realizzeranno incontri con i Musei Vaticani e con l’American Accademy in Rome. Successivamente gli studenti ammireranno l’area archeologica di Pompei per poi trasferirsi a Torino e visitare il Centro e la Reggia di Venaria Reale e continuare le importanti collaborazioni in essere con il Museo Egizio di Torino.
ONE-MA3 si chiuderà infine nel piccolo paese di Aramengo, nel Monferrato, con quattro giorni dedicati ad esperienze pratiche sulle tecniche antiche e i materiali in un’ottica di innovazione e sostenibilità.

Gli studenti, provenienti del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del MIT, avranno modo di seguire lezioni teoriche e partecipare a esperienze sul campo. Le attività saranno guidate dal professor Admir Masic, l’ideatore del corso, e saranno coordinate in Italia dall’Associazione per la Ricerca e l’Educazione nell’Arte, Archeologia e Architettura (AREA3) e in particolare da Gianfranco Quaranta (droni, stampa 3D), Roberto Scalesse (restauratore, Erresse group) e Marco Nicola (chimico, Adamantio Science in Conservation). L’attenzione del corso si focalizzerà sull’insegnamento di strategie di sostenibilità attraverso lo studio dei successi del passato.

Dal cambiamento climatico globale all’inquinamento e alle risorse energetiche, la sfida è di guardare a opportunità di sviluppo di nuovi materiali, attraverso la lente del passato. Nella prima parte del corso gli studenti prenderanno contatto diretto con le aree archeologiche di epoca romana e medioevale, i materiali e le tecniche di interesse storico artistico usati per crearli e le più innovative metodologie di rilievo 3D e diagnostiche usate per studiarli.

Nella seconda parte il focus sarà, invece, sull’antico Egitto e sul Barocco, con un’ attenzione particolare alle nuove tecnologie impiegate al Museo Egizio per la mostra Archeologia Invisibile e alla scienza che aiuta l’archeologia spiegata da direttore Christian Greco. In generale le attività del corso riguarderanno la relazione tra scienza, beni culturali e tecnologia.

Non riguarderanno solo il ruolo delle scienze nella conservazione dei beni culturali ma metteranno in evidenza il contributo che lo studio dei materiali e delle tecniche antiche può apportare per ispirare lo sviluppo di nuovi materiali e soluzioni tecnologiche nelle più avanzate applicazioni delle discipline tecnico-scientifiche.

 

Comunicato Stampa

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