Asti, nuova rapina alla tabaccheria di Viale alla Vittoria, il grido d’allarme dei residenti

Ancora una rapina ai danni della tabaccheria di viale alla Vittoria, ad Asti. Dopo aver già subito negli ultimi tre anni due furti ed una rapina, un nuovo episodio di criminalità ha fatto scattare la rabbia e la preoccupazione non solo dei titolari e gestori, e di chi rappresenta il quartiere.

L’evento è successo domenica ma la notizia è stata resa nota solo nella mattinata di oggi, durante un incontro con la stampa locale con i rappresentanti degli abitanti della zona, l’Associazione Villaggio Vittoria, nata sette anni fa in seguito ad una serie di episodi criminosi ripetuti.

Il fatto di domenica è avvenuto in piena mattinata. Alle 9.30, infatti, un ladro, da solo, è entrato dal retro ed ha aggredito il gestore, Giancarlo Borgognone, poi portato al Pronto Soccorso per le lesioni subite, ed è riuscito a sottrarre circa 2000 euro. Il malvivente non ha mai parlato, aveva un cappellino in testa e occhiali, ed era di carnagione chiara.

Non solo, qualche tempo fa c’è stato un incendio che aveva coinvolto il negozio. E’ per questo che da parte del gestore sorge una vera e propria richiesta d’aiuto: in seguito a questi episodi la tabaccheria è a forte rischio chiusura “Chiedo solo di poter vivere una vita normale, ma questa volta non so se salverò la mia attività” è stata la sua invocazione d’aiuto.

Insieme a lui, all’incontro, era presente anche Gianluca Guzzetta, titolare della cartoleria di Viale alla Vittoria, che rappresenta l’associazione Villaggio Vittoria, composta dai titolari delle varie attività presenti sulla via.

Il messaggio che vogliono lanciare è un grido d’allarme: “pur essendo sempre ascoltati dalle amministrazioni, ci sono tanti problemi irrisolti: questa zona è scoperta da telecamere; inoltre la vicinanza ai giardini, poco illuminati, non migliora la situazione che da tredici anni, dopo lo spostamento dell’ospedale, è sempre andata peggiorando. Noi ci siamo organizzati come associazione per far sentire la nostra voce, abbiamo creato una chat per segnalare quando notiamo cose sospette, cerchiamo anche di darci supporto uno con l’altro, in particolare con le tante titolari di attività che molte volte sono sole nei propri negozi.

“Vi abbiamo chiamati qui con uno spirito costruttivo, perchè vogliamo lanciare un messaggio innanzitutto ai cittadini che devono fare dunque molta attenzione, è l’appello lanciato da Borgognone e Guzzetta: “l’Associazione chiede ai residenti di denunciare, di chiamare il 112 ogni volta che si verificano episodi sospetti. Una delle situazioni che si stanno frequentemente presentando è il fatto che sconosciuti suonino spesso ai campanelli degli stabili, per farsi aprire con qualche scusa e fare dei sopralluoghi interni ai palazzi per verificare la presenza di porte blindate o altri sistemi di sicurezza negli appartamenti e scegliere con attenzione quelli più facili da depredare. Il monito è dunque di avere estrema cautela: la sicurezza inizia prima di tutto dalle persone che vivono il quartiere e quindi, se insieme ci si aiuta per portare alla luce situazioni sospette o fatti di microcriminalità che magari non vengono neanche denunciati, permette alle stesse Forze dell’Ordine, che hanno dato la massima disponibilità ad intervenire ma devono essere avvisati nel momento in cui succedono queste cose, perchè è ovvio che i malintenzionati non si fanno vivi quando loro passano con le pattuglie, che ci sono e sono frequenti.”

Sull’episodio della rapina e sulla situazione generale è intervenuto il questore di Asti, Alessandra Faranda Cordella, a margine della conferenza stampa tenutasi in Questura per l’arresto di un rapinatore seriale (Clicca QUI per leggere l’articolo): “Sulla rapina stiamo indagando a 360 gradi, per il resto posso solo dire che la tutta la zona è controllata, in particolare i Giardini Pubblici che sono rientrano nel progetto delle Piazze dello Spaccio per cui c’è un’attenzione particolare. Dati oggettivi sulla zona non ne abbiamo, le pattuglie fanno passaggi frequenti; ribadisco l’importanza di denunciare i reati subiti o segnalare le persone sospette.”