Margherita Oggero a Portacomaro per la rassegna “Giallo in collina”

Terzo appuntamento per la rassegna di presentazioni di libri “Giallo in collina”, che la Biblioteca Civica di Portacomaro organizza in collaborazione con Garum, cibo e vini, presso la Bottega del grignolino di Portacomaro.

Protagonista giovedì 13, alle 18, in piazza Marconi 16, a Portacomaro paese, sarà Margherita Oggero che presenterà il suo ultimo libro “La vita è un cicles” (Mondadori).

Margherita Oggero, ex insegnante di Lettere, è nata e vive a Torino. Nel 2002 pubblica il suo primo romanzo, La collega tatuata, con Mondadori. L’anno successivo esce “Una piccola bestia ferita”, che ispira la serie televisiva “Provaci ancora, prof!” con Veronica Pivetti, a cui seguono altri romanzi di successo con protagonista la professoressa investigatrice Camilla Baudino, tra cui “Qualcosa da tenere per sé” (2007). Il suo ultimo libro con Mondadori è “La ragazza di fronte” (2015), premio Bancarella 2016, mentre nel 2017 ha pubblicato con Einaudi il romanzo “Non fa niente”.

La vita è un cicles: In una gelida mattina d’inverno, nel retro dell’Acapulco’s, uno dei peggiori bar di Torino, viene ritrovato un morto ammazzato. Chi è? Ma soprattutto, chi l’ha fatto fuori, e perché? Massimo, giovane laureato in Lettere che per sbarcare il lunario prepara panini e scongela brioches precotte, non sa nulla di quel cadavere con la faccia spappolata, così come sembra non saperne niente neppure Gervaso detto Gerry, il figlio del padrone del bar, un ragazzotto non proprio sveglio, più interessato a conquistare la bella Sabrina che a fare fatica dietro al bancone…
A dirigere le indagini con la sua squadra c’è il commissario Gianmarco Martinetto, un poliziotto dal carattere ruvido e apparentemente scostante come la sua città, che deve rimboccarsi le maniche per risolvere questo intricato caso in cui le piste investigative si confondono e si sovrappongono. Dietro l’omicidio c’è forse la mano di una misteriosa mafia veneta che ha il controllo della periferia torinese? Oppure è uno spietato regolamento di conti per una faccenda di droga, o prostituzione? E chi è veramente Gilda, femme fatale che fa perdere la testa a Massimo, bravo ragazzo più a suo agio con le versioni di latino che con i sentimenti? In una girandola di irresistibili colpi di scena e con la sua scrittura densa di humour nero, la straordinaria Margherita Oggero ci regala un giallo dal ritmo serrato in cui come sempre Torino, e non solo i suoi abitanti, ha un ruolo da assoluta protagonista: la Torino delle periferie, della clandestinità, del degrado, della convivenza difficile, dimenticata dalla politica, ma teatro di grandissima e mai sopita vitalità.