L’esperienza piemontese al convegno per i 40 anni del sito Unesco della Valle Camonica

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Il modello di gestione del sito Langhe-Roero e Monferrato fa scuola in Italia.

Il site manager Roberto Cerrato è stato chiamato a portare la “best practice” piemontese al convegno nazionale che ha festeggiato i 40 anni del sito Unesco della Valle Camonica, il primo sito italiano ad essere iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale.

L’evento, che si è svolto sabato scorso a Darfo Boario Terme, è stato occasione di confronto in particolare sui temi dell’accessibilità e della fruibilità dei siti Unesco italiani.

Il sito dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato è stato selezionato tra gli esempi virtuosi a livello italiano per il progetto “Land(e)scape the disabilities. Un paesaggio per tutti”, realizzato in collaborazione con IsITT, Istituto Italiano Turismo per Tutti. Oltre ai percorsi di accessibilità alle varie componenti del sito, si segnala il manuale delle Linee guida che offre agli amministratori locali, agli operatori e alla popolazione stimoli e suggerimenti per un sistema territoriale più inclusivo e consapevole, con soluzioni e proposte adattabili alle specifiche esigenze delle persone con disabilità.

Il progetto piemontese si è confrontato con altri quattro esempi di buone pratiche sul fronte dell’accessibilità: oltre alla Valle Camonica, Matera, Roma (parco archeologico del Colosseo) e San Marino (progetto Tactilia).

Nella foto: Roberto Cerrato (site manager Langhe-Roero e Monferrato) con Sergio Bonomelli (direttore Sito Unesco Valle Camonica) e Gianni Ferrero (Direttore della Consulta per le Persone in Difficoltà ONLUS)

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