Davide Migliasso, neo sindaco di San Damiano: “Riqualificazione, sicurezza e turismo tra le nostre priorità”

Davide Migliasso, 37 anni, è il neo sindaco di San Damiano.

Bancario della Banca d’Alba, il giovane sindaco è già da tempo una figura istituzionale nel paese: è stato rettore del Comitato Palio, volontario della Croce Rossa, difensore civico del Comune e fino alle elezioni presidente del Consiglio Comunale.

Migliasso, come si sente nelle vesti di sindaco?
Devo dire che per me è un sogno che si realizza. Quello di essere sindaco è stato un desiderio che ho coltivato fin da bambino: mi ha spinto la grande passione per il mio paese e la sua gente. San Damiano è il paese in cui vivo da sempre e dove mi sono speso sempre per la comunità. Spero ora di fare il meglio assieme alla squadra che mi sono scelto per i prossimi cinque anni.

Si aspettava un risultato così netto?
Devo dire che da una parte la mia candidatura era sentita da una parte della cittadinanza, soprattutto quella che mi ha visto all’opera in questi ultimi anni di impegno in paese. Dall’altra, la candidata dell’altra lista (Silvia Benotti ndr) era anche lei persona molto stimata in paese ed espressione della precedente Giunta. Pensavo ad un margine di preferenze minore ma poi dopo qualche ora di spoglio ho visto che la differenza era tranquillizzante.

Quali sono le priorità per questi primi mesi di amministrazione?
Sicuramente il paese ha bisogno di un piano di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, per quanto riguarda la rete viaria, sia nel concentrico che nelle frazioni. Non dobbiamo dimenticare poi i nostri impianti sportivi, che sono un fiore all’occhiello della nostra comunità. Punteremo poi sulla sicurezza: svilupperemo politiche per incrementare la videosorveglianza a beneficio dei cittadini. San Damiano si sviluppa su un’area molto vasta e un piano coordinato di controllo del territorio è essenziale per tutti. Inoltre San Damiano può e deve diventare un polo turistico del territorio. Sempre di più dobbiamo fare azioni di sinergia sia con l’astigiano che con l’albese, per diventare più attrattivi, come per esempio stiamo facendo nel Festival “La Barbera incontra”.

San Damiano ha una grande comunità rumena tra i residenti. Come sono i rapporti?
Ottimi. Abbiamo molte persone che si impegnano nelle varie realtà sociali del paese, dal Comitato Palio alla Pro Loco alla locale sezione della Croce Verde. Forse devo dire che negli ultimi anni è venuto una po’ meno il confronto con l’Amministrazione: a questo vogliamo rimediare mettendoci a disposizione per una serie di confronti, non solo nei confronti della comunità romena ma di tutta la cittadinanza, per fornire aggiornamenti in merito agli sviluppi dell’operato amministrativo e accogliere nuove idee o richieste.